Unioni Civili: il legislatore è latitante?

Risale al 18 Ottobre 2014 la decisione dell’allora attuale sindaco di Roma, Ignazio Marino, di procedere alla trascrizione di unioni civili (omosessuali) contratte all’estero, nei registri di Stato Civile della capitale. Recente è invece la decisione del Consiglio di Stato italiano di confermare l’azione del prefetto che allora annullò ciò che di fatto era stato un grande stravolgimento nell’iter civilistico.
Grande è la bufera impazzata sui social network per questa sentenza tacciata di non imparzialità, e nella fattispecie verso il giudice Deodato, con la motivazione che in passato proprio sulla sua pagina Twitter aveva ampiamente manifestato posizioni cattoliche a difesa della famiglia tradizionale.
Passando a dati chiarificatori: per unioni civili si intendono tutte quelle unioni fra persone che, volontariamente o no, non sono unite nell’istituto giuridico del matrimonio ma a cui è ipso modo attribuito il riconoscimento e la tutela del diritto dei Paesi che hanno legiferato in proposito.
L’Italia fa parte dei 21 paesi dell’Unione Europea(è da sottolineare come la gran parte di essi siano quelli dell’ex area filo sovietica) che non ha normative in proposito e che quindi non riconosce come necessitanti di tutela quelle unioni estranee al matrimonio. La Costituzione Italiana agli art. 2, 3 parla di riconoscimento dei diritti dell’uomo nelle sue formazioni sociali e di impegno della Repubblica nella lotta a ciò che di fatto osta lo sviluppo della persona umana. Persino l’art. 29 non conterrebbe concretamente ostilità riferite all’omosessualità dei coniugi, citando tuttavia come fondamento della famiglia il matrimonio. L’UE ha recentemente richiamato l’Italia in tal merito, con lo scopo di incitare il legislatore a dare riconoscimento (e quindi tutela) alle unioni estranee al matrimonio. Disastrosa appare infatti la situazione italiana anche in merito agli accordi di Shengen. Intanto il ddl Cirinnà, che dovrebbe porre fine a questa carenza italiana, è fermo in Senato, pare a causa delle ostilità di correnti filo cattoliche e di centro destra. Gli Italiani, una volta tanto unanimemente, attendono che il legislatore assuma una posizione univoca in merito.

Rossana Scoglio

di Alessio Micalizzi

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