Feud – Bette & Joan.

E’ sempre un azzardo valutare una serie tv dai primi episodi , specialmente se è una novità.
Feud è l’ultima “figlia” di Ryan Murphy , il re di FX e una delle menti più valide che ci siano nel panorama c.d. seriale.

Dopo il successo di American Crime Story: OJ Simpson (arriverà a breve il ciclo basato sulla storia dell’uragano Katrina) si è imbarcato in questo nuovo progetto che racconta storiche faide. Murphy ha già dichiarato che il ciclo di Feud non avrà sempre al centro lo showbiz e che la seconda stagione vedrà protagonisti i reali inglesi Diana e Charles.

Feud in questa prima stagione racconta il leggendario conflitto fra le iconiche attrici Bette Davis e Joan Crawford rispettivamente interpretate da Susan Sarandon e Jessica Lange.

Il primo episodio si incentra sul momento di crisi che Joan Crawford affrontò alla soglia dei suoi 60  anni perché non le venivano offerte parti, scoperto il libro “Che fine ha fatto Baby Jane?” propone al regista Robert Aldrich (Alfred Molina) , anche lui in un momento di difficoltà, la trasposizione cinematografica. Propone inoltre di scritturare come sua contro parte Bette Davis (anche lei in quel periodo non se la passava bene faceva la caratterista al teatro)

(a sinistra Davis e Crawford a destra Sarandon e Lange)

Già allora i tabloid marcavano la rivalità fra donne e una loro vociferata reciproca antipatia , la Crawford propose la parte alla Davis per smorzare questi pettegolezzi e far tornare entrambe sotto la luce dei riflettori.
Come ci dice Catherine Zeta-Jones / Olivia de Havilland : “le faide non riguardano mai l’odio. Le faide riguardano il dolore”.

La Hollywood cattivissima , uno spietato Jack Warner (Stanley Tucci) , puniscono queste due donne per il loro desiderio di continuare a lavorare a progetti validi a “ben” cinquanta anni.
Bette Davis era una donna che non si piegava alle logiche hollywoodiane, voleva essere libera di scegliere i progetti sulla base di ciò che riteneva più adatto per sé. Joan Crawford era una donna molto dura con se stessa e nel corso degli episodi vediamo anche la tua “relazione” con la vodka.
Quindi cos’è che accomunava queste due donne? La loro incapacità a sottomettersi, andarono contro l’industria e ne pagarono le conseguenze alcune volte.

Bette Davis, Jack Warner, Joan Crawford

Ryan Murphy è molto scrupoloso, quasi maniacale nelle ricostruzioni scenografiche e negli eventi. C’è una attenzione enorme all’estetica, tratto distintivo nella serie American Horror Story. 

Molto del materiale nozionistico utilizzato per le ricostruzioni degli eventi sono frutto di lunghe ricerche e anche delle quattro ore di intervista che lo stesso Murphy ebbe con Bette Davis negli ultimi anni della sua vita. Alcuni fatti sono certi come la cena a casa della giornalista di gossip Hedda Hopper (una eccelsa Judy Davis) la quale voleva degli scottanti scoop ma le due attrici mantennero un atteggiamento molto amichevole. Nessuno sa cosa successe ad un certo punto delle riprese , qualcosa si incrinò colpevoli anche i tabloid, quindi la ricostruzione non si affida a notizie certe.
E’ Hollywood allo stato puro, raccontato in maniera schietta e romanzando lievemente.

 

Cede molto alla critica sociale, il paragone con la situazione delle donne nel mondo del lavoro odierna è facile, affronta la misoginia, l’invecchiare e la relazione con la società e il sessismo. C’è una frase significativa in cui Robert Aldrich si lamenta del fatto che Crawford e Davis si sono alleate contro di lui e fa un paragone con Jack Palance e Lee Marvin i quali non si sarebbero mai comportati così e la moglie gli risponde “No, non ne avrebbero avuto bisogno perché sono uomini”.
Murphy , che è un rivoluzionario e da sempre voce per un cambiamento per quanto riguarda le discriminazioni, ha voluto che per questa antologia la metà degli episodi fossero diretti da registe donne inoltre il cast (stellare come sempre) conta 15 personaggi fra principali e non di donne tutte over 40.

Jessica Lange torna ad essere diretta dall’uomo che anni fa la rilanciò con l’antologia di AHS , un ruolo che le calza a pennello ma la donna sorprendente è Susan Sarandon la quale è la perfetta Bette Davis, sarà anche la somiglianza ma recita magnificamente.

FEUD — Pictured: Susan Sarandon as Bette Davis. CR: FX


Poi ci sono Kathy Bates, Judy Davis, Sarah Paulson, Jackie Hoffman, Alfred Molina, Stanley Tucci insomma “ che ve lo dico a fa’ “ .
Ryan Murphy si circonda sempre di attori di altissimo livello, trovando le perfette combinazioni.

E’ un prodotto ottimo, curato fino all’ultimo dettaglio.
Forse molto più incentrato sulla critica sociale che su Bette Davis e Joan Crawford ma siamo solo alla terza puntata ancora non ci si può esprimere completamente.
Certo è che è una serie da vedere, anche solo le prime due puntate.

Arianna De Arcangelis

di Arianna De Arcangelis

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