Sartoria Casarchè

Si chiama Atélier ed è un laboratorio di sartoria che, nel quartiere di Quarto Oggiaro (Milano), partendo dal cucito, guida le mamme ad un percorso di formazione ed autonomia economica.

 Archè è un’onlus che ospita donne e bambini che provengono da situazioni di abusi e maltrattamenti, o che sono immigrati nel nostro paese: sono persone a cui serve sostegno, ma che hanno anche bisogno di ricominciare la loro vita.

Così, le neo sarte si sono messe all’opera, imparando come prendere le misure, come mettere bottoni, cerniere, come fare imbastitura, orli e come utilizzare una macchina da cucire: grazie ad una donazione di varie attrezzature del mestiere, la prima formazione è partita a marzo con un gruppo di mamme che, da zero, hanno iniziato a comprendere il mondo della sartoria e, nel giro di due anni, si pensa di raggiungere l’obiettivo di diventare delle vere e proprie sarte.

Il primo incarico è stato creare dei foulard venduti per il musical Grease, e, adesso, stanno lavorando per riparazioni sartoriali.

Ma chi è l’ideatrice e coordinatrice di questo progetto? E’ l’arte-terapista e volontaria di Archè, Donatella De Clemente, una donna con un certo training in questi settori: si parla, infatti, di una formazione scolastica in moda ma anche di volontariato nel carcere di Bollate dove si occupava, appunto, di terapia artistica nella sezione femminile; è fondatrice dell’associazione ”Arte in tasca” ed ora è promotrice della sartoria.

Il sogno più grande per chi ha fondato il progetto e per le lavoratrici stesse, sarebbe la creazione di una linea d’abbigliamento esclusiva, con tessuti africani comprati in Ghana, da trasformare in abiti all’occidentale. Intanto, le sarte si stanno facendo conoscere e puntano ad offrire riparazioni a domicilio agli anziani del quartiere, per poi arrivare alle aziende del territorio, e dedicarsi alla riparazione degli abiti dei dipendenti.

La finalità è quella di accompagnare queste persone verso una piena autonomia, tramite la creazione di questo impiego stabile che, non solo fornisce sicurezza economica, ma restituisce fiducia e dignità a queste donne; dona un futuro a chi non pensava di averne uno.

 

 

Jessica Cardullo

di Redazione UniVersoMe

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