Thor: Ragnarok delusione o capolavoro?

La critica e le recensioni oltre oceano lo definiscono uno dei film più belli del MCU (Marvel Cinematic Universe) e il più divertente prodotto finora dagli studios di casa Disney.
Gli incassi sono notevoli e, dopo una sola settimana di programmazione, è al primo posto nel Box Office italiano.
La domanda sorge spontanea: è davvero così straordinario? La risposta è Nì.
Il film è ispirato molto vagamente alle saghe fumettistiche Ragnarok e Planet Hulk, ma non aspettatevi una trasposizione fedele, se siete fan dei fumetti.

Vedendo il trailer ci si aspetta un film caciarone, divertente, pieno di azione, e in effetti lo è.
La Marvel ha sempre inserito battute, a volte puerili, per creare prodotti fruibili a un pubblico vasto, ma forse stavolta ha esagerato.
Con questo non voglio dire che non intrattiene, anzi, il film è davvero esilarante in diverse parti e le due ore di proiezione non si sentono nemmeno; ma a volte questo umorismo è preponderante, stemperando eccessivamente la tensione in momenti in cui, probabilmente, sarebbe stato il caso di soffermarsi un po’ di più.
Questo film è davvero fatto bene tecnicamente. La regia di Taika Waititi è davvero attenta e mostra con chiarezza ogni singola scena di azione; tra l’altro il regista interpreta anche Korg, un personaggio davvero simpatico.
Gli effetti visivi sono veramente belli, compiendo citazioni per omaggiare Jack Kirby (disegnatore della Marvel), ma ricordano un po’ troppo l’estetica di Guardiani della Galassia; questo a volte risulta un po’ decontestualizzante rispetto al personaggio di Thor, legato al cosmico, ma anche, e soprattutto, al lato epico e mitologico, che comunque nell’ultima parte traspare molto di più.
La colonna sonora è azzeccatissima, sottolinea i momenti salienti della pellicola e, ammettiamolo, sentire Immigrant Song dei Led Zeppelin gasa moltissimo.

Un difetto del film? la sceneggiatura.
Un po’ squilibrata, perché vediamo molto di ciò che accade sul pianeta dei Gladiatori. Scene fantastiche tra Hulk e Thor, indubbiamente; nel frattempo, ad Asgard imperversa Hela, la dea della morte (interpretata da una Cate Blanchett che, nonostante la scrittura un po’ povera del suo personaggio, col suo talento, riesce a dare una caratterizzazione ad una villain altrimenti scialba), ma ci viene mostrato poco.

Hulk, finalmente, si vede un po’ di più e non solo nei panni di Bruce Bunner (interpretato da Mark Ruffalo, in entrambi i casi).

Loki, interpretato da Tom Hiddleston, è diventato un po’ una macchietta, ma non c’è Thor senza il fratellastro dio del Caos e anche grazie a lui il dio del Tuono, interpretato come sempre da Chris Hemsworth, raggiunge la piena maturità (e non sveliamo di più).

Per la macrotrama, in attesa di Infinity War, che uscirà il prossimo anno, questo film non aggiunge nulla, o quasi. L’ultima parte è indicativa e soprattutto una delle 2 scene post credits fa un grosso collegamento (ma ovviamente non si fa spoiler).

In definitiva, Thor: Ragnarok è un capolavoro o una delusione?
Non è un capolavoro, ma nemmeno una delusione. E’ promosso insomma. Se vi piace la Marvel, se volete passare due ore di intrattenimento, se volete vedere un film fatto discretamente bene o semplicemente vi incuriosisce, guardatelo e fateci sapere cosa ne pensate.

Saveria Serena Foti

 

 

 

 

 

di Redazione UniVersoMe

Leggi Anche...

wall of eyes

Wall of Eyes dei The Smile è un album magnetico

Qualche critico musicale parla ogni tanto dell’esistenza di un nuovo genere musicale nato dopo dopo …