Digital Natives – usi propri e impropri del cellulare

“Si stava meglio quando si stava peggio”.

Ma è davvero così? Davvero i cellulari sono i demoni della nostra società? Pensate davvero che i nativi digitali siano una generazione priva di emozioni sempre più lontana dalla realtà?

Questi sono i quesiti caldi che vengono dibattuti tra sociologi, psicologi, genitori. Sempre più è l’attenzione che viene posta all’uso dei cellulari. Molti sono i registi che hanno voluto mettere in scena l’uso che ognuno di noi, giovane e meno giovane, fa del cellulare. L’ultimo è il film di Federico Moccia intitolato “Non c’è campo”, dove una banda di ragazzi in gita scolastica dovrà cavarsela senza utilizzare internet.

Un altro film campione di incassi è stato nel 2016 “Perfetti sconosciuti”, commedia brillante di Paolo Genovese: il film ruotava intorno a un gioco tra amici che consisteva nel mettere tutti i cellulari sopra il tavolo e dare modo a tutti di poter leggere i messaggi e le chiamate in arrivo: ebbene, quello che viene fuori è che il cellulare che abbiamo nel taschino della nostra giacca, pronto all’uso, è una vera e propria scatola nera. Sicuramente il nostro cellulare è ricco di informazioni che riguardano la nostra vita privata ma quante di quelle cose importanti ci permette di fare.

Chissà le nostre nonne quanto hanno sognato di potere sentire in tempo reale il compagno partito giovane per la guerra. Chissà quanti amori stroncati perché la lettera d’amore non è mai arrivata e ancora chissà quante mamme hanno sognato di sapere dei propri figli anche se emigrati dall’altra parte del mondo. Ma di questo nessuno parla mai. Tutti ad elogiare la famosa lettera (che sarà pur romantica), ma quanti ostacoli e quanto tempo prima che potesse arrivare a destinazione.

Molti sostengono che i giovani di oggi non siano connessi con la realtà, loro che sono connessi h 24.

Un ragazzo italiano oggi può parlare, vedersi, scambiare informazioni con un ragazzo americano senza spostarsi dalla sua cameretta. Oggi, se abbiamo un dubbio grammaticale, se un dato manca alla nostra enciclopedia mentale basta digitare un tasto. I giovani sanno muoversi nel mondo, conoscono le lingue straniere perché ascoltano e traducono testi in inglese, guardano serie tv americane. I giovani di oggi non sono dentro la realtà hanno proprio superato il concetto del reale per finire in uno spazio senza più confini.

Veronica Micali

di Redazione UniVersoMe

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