Metti la nonna in freezer: black humor all’italiana

Cosa accadrebbe se un irreprensibile maresciallo della finanza (Fabio de Luigi) e una restauratrice che cerca di sbarcare il lunario e mantenere in vita la sua azienda (Miriam Leone) con la pensione della nonna (Barbara Bouchet), si incontrassero e si innamorassero? E se tutto questo accadrebbe dopo la morte della nonna che viene congelata per evitare la bancarotta?

E’ l’incipit di questa commedia italiana diversa dal solito, ispirata a un fatto di cronaca, costellata di chiare ispirazioni British. La regia a quattro mani di Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi, poco più che trentenni, e la sceneggiatura ben costruita di Fabio Bonifacci, dimostrano quanto sia possibile fare commedia all’italiana senza scadere nel trash. La narrazione scorre fluida, in modo naturale, nonostante gli equivoci, le bugie, i momenti grotteschi e i travestimenti. Anche il reparto tecnico degli effetti speciali ha svolto un ruolo davvero fondamentale.

I personaggi sono sfaccettati, approfonditi quanto serve, ma non piatti. Fabio De Luigi ha potuto dimostrare di poter interpretare un ruolo diverso da quelli in cui era rimasto incastrato nelle ultime pellicole. Bravissima Miriam Leone, che si conferma un’attrice capace anche in commedie brillanti. Lucia Ocone Marina Rocco sono delle complici perfette, irresistibili. Senza dimenticare la nonna, Barbara Bouchet, e tutti gli altri comprimari, che fanno da cornice.

Un film piacevole, che non fa pentire di aver speso i soldi del biglietto. Black Humor, ma non troppo; in fondo in Italia non siamo così abituati, ma strappa una risata con un po’ di amaro in bocca e fa riflettere.

Consigliato.

Ah e non congelate i vostri nonni, è un reato penale. Don’t try this at home.

 

Saveria Serena Foti

di Saveria Serena Foti

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