“Camminata fronte mare” perchè il nostro territorio torni ad essere un tesoro

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Un alternativa, un momento di unione tra le compagini sociali e la cittadinanza tutta per non lasciar cadere nel vuoto le tante battaglie che hanno caratterizzato gli ultimi anni. Con queste premesse il movimento “Cambiamo Messina dal Basso” organizza “la camminata fronte mare” allo scopo di portare, ancora una volta, l’attenzione dei cittadini nel luogo in cui la città ha visto in maniera piu evidente la sua decadenza. L’iniziativa si svolgera’ sabato 14 Maggio con partenza alle ore 9 dalla “Villetta Royal”, e si snodera’ lungo un percorso volto a mettere in evidenza in maniera sempre piu insistente come il mare, il nostro mare, sia qualcosa da tutelare, ricordando allo stesso tempo i troppi anni trascorsi senza che la politica locale si sia interessata ad una qualche riqualificazione.
Ci siamo chiesti in questi anni quanto sia importante far sapere ai cittadini che determinati scorci della nostra citta’ meritano di essere riportati al loro antico splendore” cosi ha parlato Federico Alagna, portavoce del movimento ai microfoni di RadioStreet “e abbiamo voluto insistere particolarmente con questo nuovo tipo di manifestazione politica, la camminata, che riteniamo strumento fondamentale per far conoscere la storia di ogni singolo angolo del lungomare, abbandonato o usato saltuariamente”. Alagna si è anche soffermato sul comportamento degli organi competenti nei confronti di aree come la Fiera, che probabilmente verra’ affidata ai privati mediante bando pubblico, e che invece potrebbe benissimo essere data in gestione a realtà cittadine, sicuramente piu attente alla cura del patrimonio paesaggistico messinese e al suo utilizzo “virtuoso”. Si è detto del resto tanto su questo “mare negato”: troppi luoghi sono lasciati in un desolante degrado, ingiustificabile se si pensa che, almeno nell’area cittadina, non vi intervento pubblico da anni: Il Cavalcavia, Largo Minutoli, la Passeggiata a Mare e l’ex Cittadella Fieristica, gli imbarcaderi dei traghetti privati, la fontana di fronte ex Standa e il lungomare del Ringo sono solo degli esempi, che però ci aiutano a capire quante cose non sappiamo sul nostro paesaggio: prima di esserci un “ora” c’è sempre stato un “prima” cioè un momento in cui quei luoghi sono stati il centro della vita di ogni persona, soprattutto nei mesi estivi. Compito di noi cittadini è quindi riprendere in mano queste zone, scorci che in ben altre città d’Italia ci invidiano, e regalarle nuova vita affinchè queste “camminate” non rimangano un fatto episodico, senza seguito, ma possano costituire l’imput di un modo diverso di gestire e vivere la cosa pubblica.

di Valerio Calabrò

Valerio Calabrò, articolista d'attualità e ala polemica del giornale. Studio Scienze delle Relazioni Internazionali e Politiche. Leggo libri di storia da quando avevo sette anni, prima di approdare, quando scrivevo per il giornale d'istituto del Maurolico, ad una visione piu divulgativa della storia e della politica. Mi chiamano Robespierre per il senso del diritto che caratterizza ogni mia azione.

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