Abbatti lo Stereotipo: Maschi vs Femmine

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Tanto tempo fa, i marziani e le venusiane si incontrarono, si innamorarono e vissero felici insieme perché si rispettavano e accettavano le loro differenze. Poi arrivarono sulla terra e furono colti da amnesia: si dimenticarono di provenire da pianeti diversi.

John Gray.

Uomini e donne, maschi e femmine, bianco e nero, acqua e fuoco, terra e cielo. Fin dalla prima notte dei tempi le due categorie si sono confrontate in una continua lotta per imporre i propri diritti e dire ‘’siamo noi il sesso forte’’, senza che nessuno, ancora, abbia capito chi lo è davvero.

Poi un giorno sono arrivati due piccoli idioti e hanno deciso di mettere da parte il loro orgoglio di uomo e donna e difendere le categorie opposte: di nuovo insieme, Alessio ed Elena, hanno provato ad abbattere gli stereotipi che, da quando ognuno di noi prende consapevolezza di cosa ha tra le gambe e di che poteri o debolezze gli conferirà, circondano tutti noi.

Forse è per questo che stanno parlando in 3° persona: per non litigare ancora una volta e uscire fiduciosi di dare una svolta al mondo.

(no, non è vero, non avete idea di quanto sia stato difficile per entrambi una cosa del genere. Abbiamo avuto bisogno di 4 cicchetti a testa per riprenderci)

E quindi ecco a voi i 5 stereotipi maschili e i 5 stereotipi femminili sfatati una volte per tutte!

 

  1. Donna al volante pericolo costante. Questa è pericolosa: ho visto troppe donne arrabbiarsi e dispensare schiaffi per essere state sottovalutate al volante. Tanti hanno in mente la scena in cui la ragazza in questione ha difficoltà ad interpretare i segnali stradali o impiega 15 minuti e 43 manovre per un semplice parcheggio, per sistemare la propria automobile con cura. Solo io conosco un buon numero di ragazze che guidano con l’esperienza di un camionista dell’Illinois e che parcheggiano senza problemi anche nel luogo più angusto possibile? Nota a margine: la ragazza che sa guidare tende a vantarsene in modo esagerato.
  2. Parlano sempre di calcio. No, non è vero: non tutti gli uomini parlano sempre e solo di calcio, figa, birra e quanto altro. Alcuni sanno anche parlare di altro: la maggior parte di essi sono nerd oppure sono fissati coi motori e quindi parleranno solo di motori ma ALMENO È ALTRO. L’unico problema è che non si può sapere se parlano d’altro perché siete al primo appuntamento o se hanno davvero una cultura un poco più evoluta. Bisogna solo aspettare, ragazze. Comunque, apprezzate lo sforzo e, come premio, dategli 5 minuti al giorno per sfogarsi sul calcio con il proprio migliore amico .

 

 

  1. Sono rompicoglioni e pazze. Qui, più che un paragrafo, ci sarebbero da scrivere trattati, tesi di laurea, manuali di sociologia. “E com’è?” – “Mah, simpatica per carità, ma a me sembra pazza!” – “Che ti aspettavi? È femmina!”. Sì, è un classico, stereotipato, dialogo tra uomini. Andrebbe scritto un ulteriore trattato su quanto questi ultimi giochino a vestire i panni del Superuomo, mi limito ad esternare il mio pensiero: chi più chi meno, siamo tutti rompicoglioni e pazzi. Senza distinzioni di sesso. Anche se le donne forse un po’ di più.
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  2. Non sanno fare due cose contemporaneamente. Ora che io e Micalizzi ci sopportiamo poco non è una novità. Ma il fatto che ci siamo vendicati l’uno dell’altra scegliendo gli stereotipi più difficili da abbattere è chiaro a tutti, no? Ok, gli uomini, poveretti, non sono multitasking come noi e questo non è uno stereotipo ma un dato di fatto. Stanno là e, sia che fissano un culo sia che stiano scrivendo un trattato di storia antica con i geroglifici, la restante parte del loro cervello si spegne, assorta solo in quell’unico compito. PERO’, c’è sempre un momento nella vita in cui riescono ad accendere anche le altre parti del loro cervello: quando devono farlo. Si chiama spirito di sopravvivenza. L’ho visto in mio papà: mamma non c’era e lui cucinava, parlava al telefono, metteva il guinzaglio al cane e si grattava la chiappa sinistra contemporaneamente. Lo sanno fare… il problema è che non vogliono farlo.

 

  1. Non capiscono niente (soprattutto quando si parla di sport). Altra stupida frase standard da litigio di coppia: gli studiosi stanno ancora cercando di capire perché pensiamo che le donne non capiscano nulla.Forse perché il giorno del nostro anniversario preferiscono una cena romantica alla semifinale di Champions League. Certo, forse è la nostra forma mentis deviata, ma sarebbe opportuno che anche loro si mettessero nei nostri panni: ti giochi il primo posto del fantacalcio all’ultima giornata, e anziché fartela gustare con i tuoi amici tra sputi, schiaffi ed ingiurie indicibili, ti vorrebbero obbligare ad andare a fare altro, così, perché è domenica. Poi, spazientite, se ne escono dicendo: “Ma che gusto c’è? Mica giochi tu! Fanculo tu e il tuo Maccarone, la prossima volta che hai casa libera chiama lui”. Ragionamento tutto a loro favore, da qualsiasi punto di vista lo si metta. Eccezion fatta per il nostro. Grazie ancora per questa grande annata Big Mac.

 

  1. Non ci ascoltano MAI, ci guardano solo le tette. Questa è facile: non è per cattiveria, ragazze, ma quelle che meritano davvero di non essere mai guardate negli occhi sono davvero in poche. C’è poco da guardare quando hai una zero della primizia o quando loro stessi hanno più tette di voi. Ecco, forse tendono ad ascoltarci di più quando assumiamo un tono minaccioso ma, come detto prima, almeno ci provano. E poi, in verità, la maggior parte non vede l’ora che ce ne andiamo per ammirarci il culo. Se trovate quello che vi ascolta, vi risponde in maniera sensata e poi vi chiede di fargli guardare il culo (o di toccarvi le tette) beh, tenetevelo stretto.

 

  1. Non sono mai puntuali. Tra i mille difetti imputabili all’universo femminile, l’essere eternamente in ritardo risulta essere uno dei più stereotipati. Impazza nelle pubblicità e nelle sit com americane l’immagine della donna che perde tempo a truccarsi mentre il proprio uomo la attende sotto casa. O al bar. O al ristorante. Ovunque direi. Sfatiamo lo stereotipo: alcune di loro non perdono tempo, tutt’altro: arrivano il prima possibile all’appuntamento per poterti rinfacciare la propria puntualità.

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  1. Sono tutti uguali: maniaci, traditori, porci e mammoni. Ahia, anche questa è difficile. Diciamo che la maggior parte, a malincuore, lo è davvero. Ma ricordiamo sempre che, da qualche parte, c’è l’eccezione che conferma la regola. Bisogna grattare un po’ la superficie: ho conosciuto ragazzi dolci e profondi, monogami, teneri. Il problema sta che, ammetto, mi sono annoiata dopo 5 minuti. Quindi, forse, siamo anche noi le stronze che li vogliono proprio così maniaci, traditori e porci e quelli bravi e buoni li snobbiamo che ‘’manco se fossi l’ultimo sulla terra vorrei stare con te?’’ (per il mammone non posso fare niente, ci ho provato, davvero, ma sono tutti innamorati della loro mamma).

 

  1. Il ciclo. Le vedi sfrecciare a 150 km/h tagliando la strada a chiunque, per poi mandarlo a quel paese. Ti riempiono di insulti gratuitamente. Ti rispondono male, e vogliono essere comprese. Iniziano a contorcersi per il dolore insultandoti ancora di più perché l’universo maschile non proverà mai nulla del genere. Non vogliono essere contraddette. Piangono all’improvviso. Ora, provate a fare una summa di tutti questi comportamenti, traslateli al maschile, la causale è la propria squadra del cuore che esce in finale di Champions League. Il risultato? Forse non siamo così diversi.

 

  1. E’ sempre colpa loro. Se dopo questo articolo gli uomini non decidono di erigere una statua dedicata a me io, davvero, non so cosa combino. Ecco, ragazzi che leggete UniVersoMe, una donna che prende tutto il suo orgoglio, prende un respiro profondo e ammette: non è sempre colpa vostra. A volte noi ci rendiamo delle insopportabili principesse viziate che non si vogliono fare capire, che non vi vogliono ascoltare e che vi vogliono semplicemente dare fastidio. Quando si litiga, a volte, è perché diamo per scontato che dovete limitarvi e punto, perché veniamo prima noi. Quindi, ok, va bene, non è sempre colpa vostra.

 

(comunque sto parlando sempre di casi limite. Non sarà sempre colpa vostra, ma la maggior parte delle volte, con il senno del poi, AVEVAMO COMUNQUE RAGIONE NOI)

 

Un abbraccio.

Elena Anna Andronico

Alessio Micalizzi

di Elena Anna Andronico

Elena Anna Andronico, Membro del Consiglio fondatore di UniVersoMe e co-responsabile di Radio UniVersoMe. Classe 1993, studio Medicina e Chirurgia e mi occupo della rubrica ''Scienza e Ricerca'' insieme al collega Gugliotta. Ho diverse passioni, dalla fotografia al pianoforte, dal nuoto alla scrittura. Quest'ultima, seppur è stata sempre un gioco, mi ha permesso di farmi conoscere attraverso la pubblicazione di un romanzo nel 2013. Ad oggi ho lavorato per RadioStreet, scritto per vari blog e testate giornalistiche no- profit. Il mio grande sogno è la chirurgia.

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