“Messina incontra”, le strade che si incontrano al Monte di Pietà

15747536_709252975910097_8393936466269915680_nSi è svolto al Monte di Pietà giorno 27 dicembre l’evento “Messina incontra” organizzato dalla associazione Fuori di ME composta da studenti messinesi che vivono per motivi di studio lontano dalla nostra città.

Al centro dell’incontro il tema dell’accoglienza dei migranti: Messina è uno dei punti principali in Italia per la prima accoglienza, sono tre i centri in città. Con la partecipazione di ospiti del centro di accoglienza per minori non accompagnati “Liberty Hotel” è stata una serata inter-culturale, dove sono intervenuti l’assessore alle politiche sociali del Comune di Messina Nina Santisi , Mauvick ragazzo del centro “Liberty Hotel” e Roberta Macrì educatrice del relativo centro.

La città ha risposto in modo forte , con una grande affluenza e qualche intervento. A conclusione vi è stata una esibizione dei ragazzi del centro e degustazione di cous cous.

Il fatto che l’input sia venuto da noi di Fuori di ME non vuol dire affatto che persone che stanno a Messina o organizzazioni si siano attivate precedentemente spiega Roberto Saglimbeni presidente di Fuori di ME con iniziative simili e noi semplicemente non ne abbiamo avuto conoscenza: questo non lo escludo vista la grande affluenza di oggi. La città ha sempre dimostrato profonda sensibilità sul tema dell’accoglienza superiori ad altre realtà. Chi vive, studia e lavora fuori ha una percezione diversa della tematica dell’integrazione perché vive in un contesto nuovo e a sua volta si è integrato certo con difficoltà minori rispetto ai ragazzi che hanno testimoniato oggi. Messina per storia e geografia è un centro di scambio di culture, idee e pensieri che non può prescindere dall’integrazione, le radici stesse della città sono il frutto di un melting pot culturale secolare. E’ difficile parlare di integrazione in questo momento storico per questo abbiamo ritenuto essenziale questo incontro, per trovare i punti di contatto fra culture in questa cornice simbolica che è il Monte di pietà. Fra l’altro è un tema che a noi è vicinissimo integrandoci ogni giorno nelle nostre rispettive realtà in Italia cercando sempre di migliorare

L’iniziativa giovanile si unisce all’attività pratica del Comune di Messina, che riporta buoni risultati nonostante le grandi difficoltà quotidiane proprie del fenomeno. La storia riportata da Mauvick è quella che ci si augura tutti i ragazzi suoi coetanei possano raccontare negli anni successivi ma la realtà è ben diversa. Il modello Riace è il riferimento primo ma le differenze di grandezza territoriale si fanno sentire, nonostante ciò l’assessore alle politiche sociali ha speso parole di fiducia e positività in relazione alla nostra città.

Le tre strutture per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati di Messina –dichiara l’assessore alle politiche sociali del Comune di Messina Nina Santisi- rispondono tutte a quelli che sono i criteri di legge. Ritengo però che l’accoglienza più adeguata dovrebbe essere in strutture più piccole, che accolgano massimo 12 migranti. La vera integrazione si realizza nello strutturare soluzioni personalizzate, quindi un’organizzazione ridistribuita in centri piccoli che consentano progetti fortemente individuali. Bisogna portare l’analisi delle competenze dell’individuo all’interno della discussione, necessaria per costruire un percorso in primis formativo e poi di inclusione lavorativa. Purtroppo a volte la legge dei grandi numeri comporta una gestione non progettuale ma legata al “qui ed ora”. Riguardo al modello di Riace, questo appoggiava fortemente su un’accoglienza lì dove c’era una importante domanda di inserimento nel tessuto sociale, qui c’è solo in piccola parte. La nostra è una accoglienza che diciamo fa da volano poi al progetto migratorio della persona, come si addice alla città di sbarco. L’amministrazione comunale sta esplorando un progetto di ripopolamento dei villaggi dell’ambito nebroideo anche se ancora siamo in fase progettuale.

Arianna De Arcangelis,Alessio Gugliotta

di Alessio Gugliotta

Nato a Messina, classe 1993, giornalista pubblicista, neolaureato in Medicina e Chirurgia. Ho militato in diverse testate giornalistiche tra cui: "Tempostretto" ed “Il Cittadino di Messina”. Sono un appassionato del corpo umano e amante della Pallacanestro e della musica Hip-Hop. Sono editorialista e cofondatore di UniVersoMe, dove dal 2016 al maggio 2020 ho ricoperto la carica di Coordinatore generale. Il mio obiettivo in questo progetto è la creazione di un’interfaccia fra lo studente e la sua università, che quindi fornisca gli strumenti per orientarsi in quella che è la realtà universitaria nella Città di Messina.

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