Chirone4kids: bambini, l’ospedale ha un nuovo volto, e non poteva essere più divertente

Se per un adulto è difficile ambientarsi nelle strutture ospedaliere, lo è sicuramente di più per un bambino. Lunghe attese, pareti grigie, genitori che mascherano (o almeno ci provano) l’apprensione per la visita imminente, sui muri tante parole difficili da leggere e da pronunciare: l’ambiente più adatto a spaventare i piccoli pazienti. Una cosa è certa, un luogo più accogliente, familiare, giocoso, aiuterebbe i piccoli a trascorrere più serenamente l’attesa, a vivere meglio la visita e magari a portarsi a casa un bel ricordo dell’esperienza.

In quest’ottica l’Associazione studentesca universitaria “Chirone” ha voluto cimentarsi in un importante lavoro di decorazione alle pareti dell’Ambulatorio di Neuropsichiatria Infantile al Policlinico di Messina. Dopo più di dieci giorni di lavoro, che ha visto coinvolti tutti i ragazzi dell’Associazione e due artisti, è stato inaugurato ieri il nuovo “volto” della sala d’attesa e dei corridoi dell’ambulatorio, riscuotendo un grande apprezzamento dai medici, della comunità accademica, e già anche dai piccoli pazienti.

Nei giorni scorsi i ragazzi dell’Associazione, nell’ambito del progetto Chirone4kids hanno dipinto le pareti della sala d’attesa dell’ambulatorio, afferente al Dipartimento di Patologia umana dell’adulto e dell’età evolutiva “Gaetano Barresi” dell’Università di Messina, con immagini legate ad ambientazioni fiabesche, personaggi dei cartoni ed animali della savana. L’ambiente è stato anche colorato ed abbellito con alcuni giochi a muro e sul pavimento, per rendere ancor più fantasiosa la realtà e più gioioso il tempo che i pazienti e le loro famiglie trascorrono aspettando la visita medica.

“E’ stato davvero stupefacente l’impegno e la passione con la quale i ragazzi dell’Associazione e gli artisti coinvolti hanno portato avanti il progetto” –  racconta il presidente dell’Associazione, Giuseppe Mangiapane “sono stati messi da parte lo studio e gli impegni personali per dare tutti una mano durante i lavori. Siamo riusciti a creare un clima disteso ed efficiente, coordinato dall’amicizia. Spesso ci siamo trovati a continuare a lavorare stremati fino a tarda sera, senza nemmeno rendercene conto”. L’Associazione ha portato avanti i lavori ogni giorno per circa dieci giorni fino a sabato 28 aprile, giorno di pulizie in vista dell’inaugurazione. Sono inoltre stati supportati dalla Comunità di S. Antonio che ha destinato ai ragazzi un generoso contributo per la realizzazione dei lavori.

Il progetto è stato ideato dai ragazzi dell’Associazione dopo aver visitato l’Ambulatorio di Neuropsichiatria Infantile ed aver constatato quanto si sarebbe potuto fare per migliorare l’ambiente. L’idea iniziale si è man mano ampliata, grazie al coinvolgimento di artisti come Francesco Di Pietro, studente di medicina con la passione amatoriale per l’arte, e Jenny Lipari, studentessa al primo anno dell’Accademia di belle arti di Reggio Calabria, che hanno costituito i tasselli cardine per la realizzazione dei disegni, impegnandosi a titolo totalmente gratuito e con una passione contagiosa.

“Seguivo da tempo le iniziative dell’Associazione Chirone perché diversi miei amici, nonché colleghi, ne fanno parte. Quando mi hanno proposto di far parte del progetto “Chirone4kids” ho subito accettato, sia perché non so dire di no all’arte, una passione che coltivo a in tutti i suoi aspetti, dalla pittura alla scultura, sia perché sapevo che il fine nobile ci avrebbe reso orgogliosi dei nostri sforzi” – confida Chicco (Francesco).

Jenny è “felice di aver lavorato in un contesto di gruppo-squadra molto stimolante, efficiente e soprattutto gioioso”, gioia che è riuscita a trasmettere nei suoi dipinti, realizzati pensando “ai bambini che, prima impauriti, verranno tranquillizzati dai personaggi dei loro cartoni preferiti, e sorrideranno guardandoli”.

Altri ragazzi dell’associazione hanno voluto dire la propria, raccontando cos’ha rappresentato a livello personale un’esperienza del genere.

L’esperienza ha fatto ritrovare a Giovanni Lucania “la sua parte più altruista”, mentre ha arricchito in modo “inaspettato” Pietro Messina. “E’ stata un’esperienza dura, ma che ha lasciato una ricchezza a livello umano inaspettata: è davvero soddisfacente vedere i bambini giocare con quello che abbiamo realizzato. Il gruppo è stato coeso, ha portato a termine il lavoro in maniera esemplare dimostrandosi una squadra ormai collaudata su cui poter fare affidamento racconta Pietro.

Mariagrazia Ferrisi invece spiega come i bambini, a cui è rivolto il progetto, hanno rappresentato il punto di partenza ed il punto di incontro”. “Abbiamo provato a lavorare con la loro genuinità e generosità” continua “e grazie a questo siamo riusciti a creare un ambiente talmente piacevole da dimenticarci tutti i pensieri negativi, lo stress e le tensioni che sono parte inscindibile di uno studente universitario ed di un gruppo associativo”.

Vi ringrazio a nome di tutto lo staff della Neuropsichiatria infantile – ha detto la prof.ssa Antonella Gagliano  che da subito ha accettato con entusiasmo la vostra proposta. Questo pomeriggio vuole sottolineare l’inizio di un percorso che continueremo a fare insieme a degli splendidi studenti che si sono impegnati ed hanno regalato un po’ del loro tempo a dei bambini che nella vita hanno delle difficoltà croniche. Abbiamo bisogno di gesti come questi che rappresentano certamente un alto grado di civiltà.

Antonio Nuccio

 

di Redazione UniVersoMe

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