Neovisionismo “I paesaggi dell’Anima”: vernissage in memoria di Flavia Rosa

Sabato 30 marzo 2019. Messina. Via Enzo Geraci 27. Art Gallery Fadibè. Una galleria d’arte, un atelier, uno spazio espositivo, sorto negli stessi locali dell’ex libreria Colosi, nel pieno centro cittadino, composto da tre stanze, ha ospitato ed ospiterà, sino al 6 aprile 2019, circa un centinaio di opere di Fabio di Bella, in arte Fadibè, docente di Pittura, e, 22 tarocchi provenienti da alcuni talenti emergenti di una prima liceo dell’I.I.S. E. Basile.

Il vernissage di arte moderna, a sfondo benefico, è stato ideato e realizzato da Bruno Barlassina, giovanissimo architetto, in ricordo della madre: Flavia Rosa, scomparsa di recente. Prezioso l’aiuto di Donatella Salerno – Donatella è un’amica di famiglia, senza la sua collaborazione oggi non saremmo qui –  come afferma lo stesso Bruno.

“Mia madre ha sempre fatto beneficenza. Una volta che è venuta a mancare, sentivo la necessità di ricordarla, di seguire i suoi passi, di star dietro le sue orme. Sentivo di poterle stare vicino facendo qualcosa che le avrebbe fatto piacere e che avrebbe procurato del bene alla comunità. L’idea nasce da due fattori scatenanti: in primis sono un architetto e sono un grandissimo appassionato di arte. Infatti ho sempre avuto il cruccio di organizzare un vernissage. Così ho riunito due dei miei più grandi desideri. Il progetto, chiaramente, non è nato dal nulla ma ha radici profonde un anno, ammetto che non è stato affatto semplice: ho riscontrato molteplici difficoltà, tra richieste di concessioni e problemi burocratici.”

La kermesse è stata organizzata a sostegno dell’Associazione “Walking together”, che promuove un’iniziativa di raccolta fondi a favore dell’Anoalite Hospital di Mungbere, R.D. Congo, che si occupa dello sviluppo dei mezzi di prevenzione del cancro alla mammella.

La gente accorsa durante l’inaugurazione è il chiaro sintomo di una città affamata di cultura e sensibile ad un tema così delicato. Una città che ultimamente è sempre più cosciente e attiva verso argomenti di tale portata. Lo dimostra la partecipazione numerosa. Circa un centianio gli avventori che si sono recati nella piccola pinacoteca complimentadosi e contribuendo all’iniziativa.

Le opere esposte, fuori dagli schemi convenzionali, riprendono tutte il manifesto che Fabio di Bella ha lanciato alla Camera di Commercio nel 2016: Neovisionismo-Sacro contemporaneo. Come spiega lo stesso artista:

“Neovisionismo-Sacro contemporaneo: va interpretato alla lettera, cioè, la visione del sacro nel nostro contemporaneo, che in questo momento, cammina in largo e in lungo senza avere una giusta direzione. È un mio modo di vedere, che nasce dalla mia intimità. Oggi la gente sta perdendo il contatto reale con ciò che è il sacro. Vorrei far capire con le mie opere che il sacro è insito nell’essere umano. Non ha un volto. Sacro in quanto umano. La riconoscenza di una dimensione sacra, di un qualcosa attraverso cui si può vedere oltre per arrivare alla profonda natura delle cose.”

Gabriella Parasiliti Collazzo

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