Incontro di riflessione sull’Europa: dialogo tra professori e giovani studenti

Si è svolto mercoledì 22 Maggio nel salone dell’Azione Cattolica di Messina l’incontro dal titolo “La riflessione sull’Europa: domande dei giovani”.

Professor Alberto Randazzo, riceve dall’Avvocato Giuseppe Pedullà l’Adset, alla sua sinistra il Professor Dino Calderone. Immagine tratta dal Cittadino

L’evento è stato organizzato dalla consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali con il moderatore Professor Dino Calderone, segretario della Consulta. Interventi del Prof. Alberto Randazzo, docente di Istituzioni di Diritto Pubblico, e del Prof. Michele Limosani, docente di Economia Politica.

Gli ospiti, intervenendo e interfacciandosi con i giovani, hanno fornito spunti interessanti di riflessione su differenti temi:

  • La Costituzione Italiana, nata come Costituzione antifascista per relazionarsi con gli altri paesi.
  • La crisi dovuta a mancanza di etica, comportamenti non virtuosi della classe dirigente.
  • Problemi culturali: l’associazionismo, lavorare insieme per un profilo culturale.
  • Storia della formazione dell’Unione Europea.
  • Le politiche interne ed esterne dell’Italia e del meridione, con l’intervento del Professor Limosani, il quale pone l’accento sull’autonomia della Sicilia e la cattiva gestione delle risorse interne economiche rispetto all’Europa. Queste le sue parole:

Cosa fa il Governo per una regione autonoma indebitata, come la Sicilia, che chiede sempre fondi e spende sempre di più senza saperli gestire?

Nessun genitore è disposto a dare sempre ad un figlio che sperpera e non sa gestire e poi elemosina soldi. Il problema è proprio la cattiva gestione. Il conto arriva sempre! C’è bisogno di responsabilità politica, di fondi strutturali e una forza politica. È inutile che ci siano persone ben preparate e formate senza una forza politica solida. Il destino di queste persone spesso è di venire colpite direttamente, o abbandonate. È necessaria un’Italia con la schiena dritta! 

Professor Michele Limosani, immagine tratta da Tempostretto,  (“A Proposito dello sviluppo della città di Messina”). L’immagine potrebbe essere soggetta a Copyright.

Efficace e diretto l’intervento del Professor Luigi D’Andrea, Professore di Diritto Costituzionale di Giurisprudenza dell’Università di Messina.

Professor Luigi D’andrea, immagine tratta da Messinordine, (Articolo: “Referendum Costituzionale: le ragioni del sì. Faccia a faccia con il Professor Luigi D’Andrea.”) L’immagine potrebbe essere soggetta a copyright.

Il professore ha dichiarato che: la risposta è collegare le relazioni all’identità. Non si può rispondere ai problemi degli italiani se non si tiene conto dei pareri di relazione. Bisogna saper valorizzare le relazioni esterne, ad esempio il  problema dell’immigrazione.

L’Unione Europea è nata dall’idea che valorizzare le relazioni tra popoli che si erano battuti fino a poco tempo prima per delle cause nobili poteva essere proficuo. Questa è la sfida del futuro. Questo ci deve far riflettere! Stiamo gestendo bene o male il declino dell’Europa? Credo difficilmente si possa ribaltare questa situazione, ma è necessario governarla.

Abbiamo il dovere di incidere sulla gente. Non è possibile parlare per settimane di migranti che sbarcano in Italia mentre nello stesso momento si apprende che c’è un cambiamento climatico ad esempio che ha ridotto il numero delle api, e in tal modo viene minacciato l’intero ecosistema globale. 

L’intervento si è concluso con un invito a riflettere sull’Europa, a interrogarsi su quale Europa si vuole e qual è il modo migliore per arrivarci, ribadendo l’importanza di andare a votare alle elezioni Europee.

Significative anche le parole conclusive del Professor Alberto Randazzo:

Il più grande errore che si possa fare è l’indifferentismo verso la politica! Metafora di questo atteggiamento è quella famosa storiella su dei naviganti, che sono in mezzo al mare su una barca che sta per affondare, perché l’acqua è alta. Uno è sveglio e cerca di svegliare l’altro. Quello che dorme, continua a dormire e risponde infastidito che non è un problema suo e che la barca non è sua. Questa rappresenta la vera sfida ad essere diversi. Le sfide esistono per essere superate. L’augurio ai giovani è di riconoscere e capire l’importanza della politica.

L’evento si chiude citando il motto di Piergiorgio FrassatiNON ACCONTENTARSI: VIVERE, NON VIVACCHIARE.

Daniela Cannistrà 

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