Un cane è risultato debolmente positivo al Covid-19

È dall’inizio dell’epidemia da coronavirus che si ipotizzano contagi tra esseri umani e animali domestici, ma tutto ciò fino ad ora era stato categoricamente smentito. Oggi, però, il Governo di Hong Kong ha ufficializzato il primo caso di cane domestico positivo al coronavirus.

Il cane appartiene ad una donna di 60 anni, positiva anche lei alla malattia, dunque entrambi sono stati messi in quarantena. Dal cane sono stati raccolti campioni orali, nasali e rettali per il test del virus COVID-19, ed è stato visto che i campioni nasali e orali risultavano positivi al coronavirus, anche se in maniera debole.

In ogni caso, secondo quanto scritto sul comunicato ufficiale, al momento non c’è ancora certezza assoluta sulla malattia dell’animale. Continuerà ad essere monitorato per raccogliere ulteriori campioni per il test e per confermare se è davvero stato infettato dal virus o è solo il risultato delle contaminazioni ambientali della bocca e del muso del cane. Nel frattempo l’animale resterà in isolamento fino a quando risulterà negativo.

Il cucciolo non ha sintomi rilevanti, ed è l’unico esemplare in quarantena presso la struttura di mantenimento degli animali di Hong Kong. Al momento non c’è nessuna prova concreta che possa far pensare che animali come gatti e cani possano trasmettere il virus all’uomo ma, in via del tutto precauzionale, il ministero di Hong Kong ha dichiarato che gli animali domestici di persone infette devono anch’essi restare in quarantena per 14 giorni.

Il Governo di Hong Kong, inoltre, ricorda e consiglia ai proprietari di animali domestici di mantenere una buona igiene e lavarsi molto accuratamente le mani con sapone o disinfettante alcolico dopo essere entrati in contatto con essi. In caso di cambiamenti nella salute dell’animale ritenuti strani è bene rivolgersi nell’immediato ai veterinari.

Come sappiamo, in Cina è un’usanza comune mangiare la carne di cane. A Shenzhen, una importante città cinese, si starebbe elaborando una legge per vietare ai residenti di consumare questo tipo di carne così da migliorare il profilo di sicurezza alimentare, anch’essa minata dal Coronavirus. Se questa legge dovesse essere approvata sarebbe la prima volta nella storia del Paese.

Così facendo, anche l’annuale Yulin Dog Meat Festivaluno dei più controversi festival del cibo in Cina, che prevede cani brutalmente uccisi, scuoiati e mangiati dalle persone del posto verrebbe sospeso. Come detto ad oggi non c’è nulla che possa far pensare che gli animali domestici possano trasmettere il virus all’uomo, ma nell’incertezza generale, si sta ben pensando di prendere determinate precauzioni.

Secondo la proposta di legge ci sarà una lista bianca con su scritto i nove tipi di bestiame adatti al consumo: maiali, mucche, pecore, asini, conigli, galline, anatre, oche e piccioni. Tutto il resto verrà inserito in una lista nera, comprese carni considerate prelibatezze per molti cittadini, come il serpente e la rana. Sono previste multe tra i 250 e i 3000 euro per i trasgressori, mentre per i ristoranti che le servono fino a 6.500 euro di multa.

Oltre alla carne di cane, nei giorni scorsi è stato bandito il consumo di animali selvatici come i pipistrelli, da cui si pensa sia partita l’infezione. Non è la prima volta che vengono indicati come probabili serbatoi di virus pericolosi, poiché era già successo con la SARS (Severe Acute Respiratory Syndrome) e l’ebola, ma non se ne è mai avuto la certezza assoluta.

Roberto Cali’

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