#iorestoacasa: libri e film messinesi da (ri)scoprire

In questi giorni di quarantena in cui siamo costretti a stare distanti, noi di UniVersoMe cerchiamo comunque di starvi un po’ più “vicini”. Tutti hanno dovuto riorganizzare le loro vite, le loro giornate; c’è chi guarda serie tv, chi legge, chi ancora improvvisa palestre in casa. Oggi anche noi abbiamo voluto darvi alcuni consigli e idee per impegnare il vostro tempo nel migliore dei modi.

La particolarità? Abbiamo scelto di dare risalto alle personalità messinesi contemporanee e vi proponiamo quindi libri e film di autori, registi ed attori messinesi. Scopriteli insieme a noi!

Per chi vive sulle tartarughe, Leonardo Mercadante

Nel primo libro che vogliamo consigliarvi, l’autore analizza la curiosità, la capacità di preoccuparci del prossimo, l’empatia propria dell’infanzia. Al centro della storia è appunto un bambino che riflette sul mondo dei grandi, ponendo domande e cercando continuamente risposte. “Se siamo tutti nel mondo, e ogni cosa è sopra qualcos’altro, il mondo dov’è?”.

Fonte: Edizioni Smasher

Ma nel mondo degli adulti non sembra esserci molto spazio per il protagonista e le sue risposte lo portano in un mondo parallelo fantastico. Qui, attraverso metafore e fantasia viene affrontato quello che è in fondo il processo a cui va incontro l’umanità intera: un’umanità che si pone delle domande, si affida a sacerdoti e scienziati e alle loro verità. “[…]Spesso la fiducia è un salto nel buio. Ma dove si trova allora il confine tra pensiero libero e fiducia nell’altro, tra sano individualismo ed egoismo? E quando la fiducia nell’altro diventa invece un delegare le proprie responsabilità per non occuparsene più?”.

Storia di un bambino qualunque dunque, con le sue domande quantomeno attuali, ma anche la storia di tutte le altre persone che vivono in questo pianeta, la mia, la tua, una storia di fiducia e di potere, di autonomia e libertà.

L’autore ha inoltre proposto un’iniziativa: ha deciso di regalare 7 copie del libro a chiunque donasse una quota agli ospedali messinesi per l’emergenza del Coronavirus, sottolineando quanto sia importante cercare tutti di fare il possibile nel nostro piccolo.

Risa, Michele Ainis

In questo periodo di riflessione forzata, Risa sembra fare al caso nostro. E’ un racconto breve, a tratti autobiografico, dal quale il lettore (in particolare il lettore messinese) sarà magneticamente attratto.

Centrale è il tema del viaggio del protagonista Diego, di ritorno a Messina dopo tanti anni passati a dirigere il suo ufficio giudiziario in Pianura Padana. Tornato in città, si troverà dinnanzi un luogo sconosciuto, irreversibilmente cambiato, come cambiati erano i ricordi della gente che lo abitava.

Tramite la lente dei suoi personaggi, l’autore racconterà con espressioni oniriche ed immagini surreali i misteri di Risa, che altro non è che “Messina rigirata all’incontrario; la Messina che c’era e che non c’è più”. Un non luogo, capace di ingoiare persone, interi palazzi e persino i più cari ricordi.

Un libro, o meglio, un’immersione in apnea e ad occhi aperti, per scrutare i misteri di una città annegata nella mente dei suoi abitanti. Una breve lettura, che dura giusto il tempo di riaffiorare in superficie.

Due amici, Spiro Scimone e Franco Sframeli (2002)

Per gli appassionati di teatro, questa pellicola non sarà una sorpresa: Franco Sframeli e Spiro Scimone sono infatti due grandi del palcoscenico messinese, che nel lontano 2002 si sono messi in proprio anche nel mondo del cinema, ottenendo applausi e premi alla Mostra del Cinema di Venezia.

Locandina del film – Fonte: trovacinema.it

Questo particolarissimo film racconta la storia di due siciliani emigrati al nord, in una città qualunque con un grande fabbrica. Nunzio è un operaio dal carattere semplice e ingenuo, che soffre di una fastidiosa e persistente tosse causata dalle polveri industriali. Pino invece è un killer solitario, scostante e chiuso in sé stesso.

Da questo strano duo di personaggi origina un’opera teatraleggiante, dall’atmosfera surreale e dai dialoghi (in dialetto messinese) che tanto ricordano il teatro di Beckett.

Insomma, una chicca che forse in pochi conoscevate, ma da recuperare subito.

La risalita di Colapesce, Giuseppe Staiti

Chiudiamo con due vecchie conoscenze della nostra rubrica. Abbiamo visto come, soprattutto in questo momento, abbiamo bisogno di un po’ di evasione dalla realtà. E il libro del giovane scrittore messinese, già intervistato da noi durante la presentazione, si inserisce perfettamente in questo articolo: tra mito e modernità, Giuseppe dà una nuova chiave di lettura della tradizione.

Se già vi abbiamo suggerito il libro, non possiamo che rinnovare l’invito, anche a chi aveva perso la prima puntata.

«Pupara sono» Per la poesia di Jolanda Insana, Giuseppe Lo Castro e Gianfranco Ferraro

Può mancare un libro di poesie nella nostra lista di consigli?

Ovviamente no, a maggior ragione se della nostra Jolanda e se contiene tantissimo altro materiale inedito, disegni e saggi. Poco tempo fa vi raccontavamo come fossimo venuti a conoscenza dell’eclettica poetessa messinese.

Giulia Greco – Libreria Colapesce, Messina 2020

Siamo certi che Jolanda non si sarebbe fatta prendere dallo sconforto in questi tempi difficili, ma ci avrebbe regalato qualche brano o qualche poesia tragica, ma allo stesso tempo carica di speranza.

Facciamoci coraggio a vicenda, anche se a distanza e nelle nostre case: e, perché no, in compagnia di un buon libro o di un buon film tutti al messinese!

Emanuele Chiara, Cristina Lucà, Salvatore Nucera

 

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