Esame di stato: anche gli studenti di psicologia protestano. Ecco perché

Uno degli slogan degli studenti di psicologia

Ha avuto inizio ieri, di fronte a Palazzo Chigi a Roma, la protesta dei neolaureati delle facoltà di psicologia, biologia e farmacia i quali chiedono parità di trattamento rispetto ai colleghi di medicina e scienze infermieristiche. L’oggetto della discussione è l’esame di stato: tramutato in tirocinio professionalizzante per i secondi, mentre stravolto in quanto a modalità e tempistiche per i primi. Di fatti, la prova per l’abilitazione alla professione dovrebbe svolgersi, per l’anno corrente, in via telematica ed esclusivamente in forma orale. “Una procedura – spiegano i diretti interessanti – che rischia di metterci in seria difficoltà e svilire la nostra formazione visto che rischiamo di essere bocciati qualora la connessione dovesse saltare“. Solitamente un esame che si svolge in più di 3 mesi con prove intervallate da finestre temporali di più settimane, ora viene ridotto a mero colloquio telematico. Infatti la strada tradizionale per l’abilitazione è fatta di due step: il primo durante la sessione di giugno e il secondo nel mese di novembre, dove per accedere al test successivo è necessario superare quello precedente. A mettere benzina sul fuoco è anche l’aspetto non trascurabile del costo dell’iscrizione alla prova stessa, che cambia da un’università all’altra andando a sfiorare i 400 euro. Inevitabilmente, come logica conseguenza, si prospetta l’ipotesi di un sovraffollamento nelle facoltà più economiche.

Psicologi, farmacisti e biologi in protesta: “Tirocinio abilitante ...

Si è fatta di necessità virtù, abilitando medici e infermieri quando il Paese ne aveva più bisogno a causa dell’emergenza sanitaria; ciò non toglie che in prima linea vi siano stati anche le categorie non contemplate dal DL Cura Italia, le quali hanno ottemperato al proprio dovere professionale non lesinando a sacrificare la propria salute e anche la vita. Biologi impegnati dentro i laboratori, farmacisti intenti a fornire le cure necessarie, e ancora psicologi chiamati ad assumere un ruolo fondamentale nel recupero psicologico post-traumatico, di chi magari ha contratto il virus o per colpa di questo ha visto andare via le persone più care. Considerando l’evolversi della situazione, appaiono ancora più stridenti le scelte avanzate dalla politica, le quali anziché unire e fortificare il comparto sanitario hanno creato disuguaglianze e lasciato intendere che esistono laureati di serie A e di serie B. La nostra testata giornalista, sempre attenta al mondo universitario che la circonda, vuole essere vicina e raccontare un’iniziativa portata avanti anche dalle realtà interne all’Ateneo messinese.
Infatti oggi dalle 16 alle 18 a Messina si terrà una manifestazione presso Piazza Unione Europea, che coinvolgerà circa 20/30 persone. Il tutto sarà svolto in forma statica con l’osservanza delle distanze sociali prescritte e le altre misure di contenimento previste dal DPCM del 17 maggio 2020. L’iniziativa si inserisce in un ciclo di manifestazioni di carattere nazionale, cominciate appunto ieri a Roma, e che avrà seguito fino a settimana prossima in tutte le piazze della penisola.

Santoro Mangeruca

di Redazione Attualità

Rubrica di long form journalism; approfondimento a portata di studente sulle questioni sociali, politiche ed economiche dall’Italia e dal mondo.

Leggi Anche...

Floridia

Inaugurato il Master in Istituzioni Parlamentari e Assembleari. Le parole di Barbara Floridia, Presidente della Commissione vigilanza Rai

L’11 Marzo presso la sede centrale dell’Università degli Studi di Messina si è tenuta l’inaugurazione …