Anche Messina manifesta per George Floyd: Piazza Unione Europea dice no al razzismo

©LauraLaRosa, Manifestazione movimento “Black Lives Matter” – Messina, Giugno 2020

Il caso George Floyd ha dato il via ad una serie di manifestazioni che hanno coinvolto non solo gli Stati Uniti, ma anche stati geograficamente distanti: tra sabato e domenica in molte città d’Italia si sono già svolte manifestazioni contro il razzismo sulla scia di quelle organizzate negli Stati Uniti dal movimento “Black Lives Matter” e continueranno fino all’11 giugno

©FernandoCorinto, Manifestazione movimento “Black Lives Matter” – Messina, Giugno 2020

Anche Messina si è dimostrata sensibile al tema: a partire dalle 18 di domenica 7 giugno decine di messinesi si sono radunati in modo composto per ricordare la morte di George Floyd e per affermare ad alta voce il valore fondamentale dell’uguaglianza.

La manifestazione è stati divisa in più momenti: una prima parte commemorativa dove i presenti in piazza hanno rispettato ben nove minuti di silenzio, silenzio che è stato spezzato poi dalla lettura dei nomi delle vittime della violenza razzista; una seconda parte più informativa, attraverso un’assemblea aperta, ovvero dando la possibilità a tutti di comunicare ed esprimere le proprie idee; la terza, infine, “propositiva”, dove hanno avuto spazio rappresentazioni artistiche ed uno stacco musicale che ha cercato di dare un senso di sacralità alla manifestazione.

©FernandoCorinto, Manifestazione movimento “Black Lives Matter” – Messina, Giugno 2020

La manifestazione messinese nasce grazie alla proposta di Angelo Marano e Miriam Augugliaro, i quali, grazie ad un tam tam sulla rete, sono riusciti a coinvolgere parecchie organizzazioni sensibili al problema.

E’ lo stesso Angelo che ci spiega:

La tematica mi premeva particolarmente e Messina spesso si muove troppo poco e lentamente, manca la scintilla, serve qualcuno che dica “facciamolo” e che poi si prenda la briga di fare le cose “camurriuse”. Ho pensato di coinvolgere Miriam, una ragazza che sul tema è preparata e pronta ad impegnarsi attivamente. Abbiamo scritto un comunicato e costruito l’evento, rivolgendoci all’associazionismo universitario, presenti sono infatti Must e Link, ma anche altre realtà come UDS e l’Arci, e queste si sono spese a loro volta per questa causa. Uno dei mezzi di diffusione più imponente però è sicuramente stata la videoconferenza organizzata attraverso la piattaforma di Google Meet nel pomeriggio di giovedì, a cui hanno partecipato varie realtà in modo attivo e propositivo.

Il nostro interlocutore ci racconta altresì che verrà lanciata una piattaforma condivisa, attraverso la quale chiunque potrà condividere proposte e richieste per cercare di abbattere dal basso un razzismo sistemico che dà prodotti disgustosi anche perchè, com’è noto, non è un singolo caso quello accaduto a George Floyd, ma uno dei tanti.

Uno dei cartelloni più visto nelle proteste americane recita “I Am the next” (Io sono il prossimo) e finché la risposta non sarà “non c’è nessun prossimo” allora non ci si deve fermare, ha continuato Angelo.

©FernandoCorinto, Manifestazione movimento “Black Lives Matter” – Messina, Giugno 2020

Miriam invece ha colto l’occasione per porre in risalto determinati aspetti legali e non solo:

La legge Bossi-Fini ha ulteriormente complicato le procedure di regolarizzazione degli immigrati. Quindi c’è gente che si trova in una situazione di “stallo” in Italia e che non può muoversi, poiché il nostro territorio, che dovrebbe essere di solo transito, diviene, in realtà, l’approdo definitivo.

Lo Ius Soli è poi l’argomento trattato dalla giovane Miriam:

E’ impossibile che in una società che tenta sempre più di globalizzarsi non si cerchi di tutelare le persone che sono parte integrante di questo fenomeno. Lo Ius Soli tenderebbe a dare stabilità ai bambini nati sul suolo italiano, ossia agli adulti del domani che però si troveranno senza cittadinanza, pur essendo italiani a tutti gli effetti. Sarebbe pure una tutela per lo stato italiano che si trova a crescita zero, perché composto da un popolo sempre più anziano. Perché non concedere a persone nate sul suolo italiano la cittadinanza?

©FernandoCorinto, Manifestazione movimento “Black Lives Matter” – Messina, Giugno 2020

Miriam infine ricorda come spesso certe manifestazioni siano snaturate dalle presenza di agitatori che fanno perdere di vista la vera essenza della protesta ed aggiunge che:

L’America è fortunata perché gli afroamericani hanno deciso di ribellarsi piuttosto che di vendicarsi, quindi penso che i danni fatti in questi giorni siano la minima cosa e l’ultima di cui bisognerebbe preoccuparsi davanti a persone che protestano contro una schiavitù insita e perenne all’interno della società americana.

Centinaia di persone, in maggioranza giovani, lasciano Piazza Unione Europea in silenzio e con un quesito che li accompagnerà fino a casa: “chi sarà il prossimo?
Speriamo che il prossimo non ci sia mai più.

Laura La Rosa

 

 

 

Foto in evidenza: ©LauraLaRosa, Manifestazione movimento “Black Lives Matter” – Messina, Giugno 2020

 

di Redazione Attualità

Rubrica di long form journalism; approfondimento a portata di studente sulle questioni sociali, politiche ed economiche dall’Italia e dal mondo.

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