Nubifragio a Palermo: zero vittime, ma tragedia sfiorata. Cosa è successo e perché non possiamo più parlare di “imprevisti”

Il nubifragio, lo scorso mercoledi 15 luglio ha colpito la città di Palermo proprio nel giorno della festa della sua patrona, Santa Rosalia.
Si scrive un’altra brutta pagina di questo 2020: un’ondata inaspettata si è scatenata sulla cittadina siciliana mettendola in ginocchio. Tutto è iniziato nel primo pomeriggio, quando il tempo sembrava già essere incerto, ma è intorno alle 18:00 che si preannuncia quella che sarà una catastrofe. La pioggia inizia a cadere copiosa, si parla di più di un 1 m di altezza di acqua. Diverse sono le zone che presentano situazioni critiche,  125mm a Piazza Europa, 109,4mm al Liceo Meli, 82,2mm a Boccadifalco, 79,8mm al Teatro Massimo. Macchine immerse nell’acqua, così come abitazioni, scantinati, strade invase dal fango, decine mi macchine rimaste bloccate, persone che in mezzo al caos provano a mettersi in salvo.

“Oltre un metro di pioggia è caduta a Palermo in meno di 2 ore. La pioggia più violenta nella storia della città almeno dal 1790, pari a quella che cade in un anno”  dichiara il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.

Fortunatamente quella che si è presentata come una catastrofe porta con se un epilogo positivo. Dopo presunte notizie che attestavano la morte di due persone intrappolate nella loro auto, (secondo quanto riportato da un cittadino del luogo) nel sottopassaggio di via Leonardo Da Vinci – principale arteria d’accesso alla città- la smentita è arrivata poco dopo.

Nessun corpo, infatti, è stato trovato durante le ricerche dei presunti dispersi. A confermarlo alla testata Adnkronos è il Prefetto di Palermo Giuseppe Forlani, che ha seguito dal primo momento da vicino le operazioni di soccorso dei Vigili del fuoco e delle forze dell’ordine.

“Stamattina alle 6 il comandante provinciale dei Vigili del fuoco Carrolo mi ha informato che ha completato il prosciugamento e dunque adesso si può escludere che ci siano state vittime, dal momento che non sono stati rinvenuti corpi senza vita, per fortuna”, ha dichiarato Forlani.

Violento temporale su Palermo, la gente nuota in strada

Un nubifragio inaspettato

Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha dichiarato il suo stupore di fronte all’accaduto dove il mancato preavviso ha sicuramente influito sulla gestione della situazione. Non era prevista, infatti, nessuna allerta per la giornata del 15, ma solo temporali di lieve intensità nelle diverse zone del palermitano. Inoltre la protezione civile regionale alle 16:25  aveva comunicato il codice verde in miglioramento.
Sicuramente, se l’allerta fosse stata prevista, sarebbe stato possibile attivare le procedure necessarie, che pur nella singolarità e brutalità degli eventi, avrebbero potuto mitigare in parte l’accaduto.

Orlando ha cercato di porre rimedio fin da subito chiedendo, nel corso di un incontro in prefettura, lo stato calamità naturale, anticipando la richiesta ai ministri per l’Ambiente, Sergio Costa, e per il Mezzogiorno, Giuseppe Provenzano, che hanno assicurato massima disponibilità e l’attenzione del Governo nazionale. Ha inoltre disposto l’attivazione di un indirizzo email volto a raccogliere le segnalazioni riguardanti i danni di immobili e veicoli per la costituzione di un dossier a supporto della richiesta dello stato di calamità e per una più precisa quantificazione dei danni. Inoltre ha dato le direttive  all’Amap ( Azienda Municipalizzata Acquedotto di Palermo) di installare il sistema ‘early warning’, un dispositivo che fa scattare l’allarme nei luoghi più a rischio, non appena cade una certa quantità di acqua.

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Ministro Bellanova e Nello Musumeci sul caso

La ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, dichiara sul suo profilo Facebook:

si necessitano misure efficaci per la gestione delle emergenze e politiche capaci di assicurare sviluppo sostenibile e tutela dei territori.

Una spinta, le sue parole, a prendere coscienza di come oramai gli effetti del cambiamento climatico siano sempre più gravi e di come questi eventi meteorologici non possano essere più dichiarati come “imprevisti” a causa della loro frequenza. Di questo ordine di idee anche il presidente della regione siciliana Nello Musumeci, il quale dichiara :

 Tragedie come queste devono farci riflettere sulla necessità di adottare nuove e urgenti strategie di prevenzione e di pianificazione del territorio, specie in quelli devastati da speculazioni selvagge. 

cittadini di fronte a queste catastrofi devono sapere come comportarsi e ciò richiede l’avvio di un piano di prevenzione. E’ necessario rivedere la rete di scolo dell’acque, ci sono alcune zone specifiche di Palermo come il Ponte di Via Leonardo da Vinci, che non presentano reti di smaltimento adatte ad evitare l’accumulo di acqua, a seguito di piogge abbondanti. Solo intervenendo si riuscirà ad evitare che accumulo di acqua possa diventare un pericolo per i cittadini.
La necessità, però, è anche quella di adottare le giuste precauzione  e avere un approccio diverso  alle calamità. Dobbiamo farci trovare pronti, e non sprovvisti. Non solo le infrastrutture richiedono un miglioramento, ma è importante anche istruire i cittadini partendo dalle scuole al fine di gestire nel migliore dei modi queste manifestazioni naturali di carattere straordinario.

Eleonora Genovese

di Redazione Attualità

Rubrica di long form journalism; approfondimento a portata di studente sulle questioni sociali, politiche ed economiche dall’Italia e dal mondo.

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