Si è tenuto questa mattina alle ore 10 nell’Aula Magna del Rettorato l’incontro tra il Magnifico Rettore Prof. Salvatore Cuzzocrea e la stampa cittadina. Un’occasione quella di oggi, per porgere gli auguri dopo un anno particolarmente difficile, ma anche per riassumere i traguardi e l’impegno che l’Ateneo Peloritano ha messo al servizio della comunità non solo studentesca, ma anche cittadina. Segno di una istituzione universitaria che ha saputo reagire e rispondere alle difficoltà ed alle esigenze del periodo senza abbattersi.
Dopo un video introduttivo che ha ripercorso i momenti salienti di questo 2020, tappa dopo tappa, il Rettore ha consegnato 5 buoni creati con i soldi raccolti dall’iniziativa #donaunoradeltuolavoro a 5 enti cittadini, che li hanno ritirati personalmente tramite dei loro rappresentanti: la Comunità di Sant’Egidio, la Caritas, le Piccole Sorelle dei Poveri, la Croce Rossa Italiana, la Comunità di Sant’Antonio.
Significativa la frase scelta a chiusura del video, con le parole di Papa Francesco che rinvigoriscono quella speranza che i tempi hanno, forse, affievolito:
Colti da una tempesta inaspettata e furiosa, fragili e disorientati, ma importanti e necessari, siamo tutti chiamati a rimanere assieme. Restiamo uniti.
Siamo riusciti anche a scambiare due parole con il Rettore che, come sempre si è dimostrato disponibile.
Cominciamo con il farLe le nostre congratulazioni per il ruolo di Vicepresidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) che Le è stato conferito giorno 16. Un traguardo importante che porta l’Università di Messina ancora di più in prima linea a livello nazionale. Che significato ha per l’Ateneo?
Essere prima stato eletto nella giunta della CRUI ed ora Vicepresidente è un segno di apprezzamento non soltanto per la mia persona, che sarebbe limitativo, ma per il lavoro fatto dall’Università di Messina, da Università siciliane e da quelle del sud Italia. I numeri dicono che stiamo lavorando molto bene e stiamo portando avanti dei risultati. Avere circa 8000 immatricolati non è qualcosa da poco, con un tasso che si avvicina, ad oggi, al + 30%.
Quello che sta per chiudersi è stato un anno particolarmente difficile per tutti, anche per l’Università che però ha saputo difendersi ed aiutare anche la comunità cittadina. Per gli studenti e per garantire la didattica a distanza, sono state acquistate lavagne multimediali, computer e attrezzature che hanno garantito e tutelato il diritto allo studio. Cosa auspica per il 2021?
La risposta più semplice e spontanea che posso dare è: la normalità. Trovarvi in aula, trovare gli studenti che possano usufruire delle aule che abbiamo allestito in maniera molto avanzata, poter accedere al campus che stiamo costruendo, è quello che spero, ma è chiaro che dobbiamo ancora aspettare. Sono convinto che saremo al fianco dei nostri ragazzi perché loro possano continuare ad inseguire i propri sogni nel modo migliore. Sono veramente molto orgoglioso dei miei studenti, di quello che hanno fatto e di come ha risposto tutta la comunità accademica. Non ci siamo difesi come Università, ma abbiamo fatto bene il nostro mestiere che è quello di formare i nostri ragazzi, seppur in modo strano.
Questo è sicuramente un Natale diverso, forse più vero, dove abbiamo riscoperto il piacere della famiglia, degli affetti, la difficoltà di non poter raggiungere i propri nonni, i propri anziani. Probabilmente meno amenità e più famiglia è quello che posso augurare a tutti. Perché l’Università è la seconda famiglia, la prima è quella a casa. Per cui un grosso abbraccio alle vostre famiglie ed un grazie particolare proprio a loro che ci affidano le vostre vite e il vostro futuro e che hanno creduto in noi e continuano a farlo.
Redazione UniVersoMe