copertina dell'album Multisala. Fonte: roma.repubblica.it

Multisala, il nuovo album di Franco126

Dopo il grande successo di Stanza Singola, Franco126 presenta: Multisala.
Un album scritto come da copione di un film in cui le scene camminano a rallentatore e sono capaci di rievocare immagini vivide. Alessandro D’Avenia, scrittore italiano, in uno dei suoi libri scrive:

A volte nella musica si trovano le risposte che cerchi, quasi senza cercarle. E anche se non le trovi, almeno trovi quegli stessi sentimenti che stai provando. Qualcun altro li ha provati. Non ti senti solo

Franco126 fonte:rollingstone.it

Come in un film

Si chiama Multisala, contiene dieci tracce ed è la nuova creatura di Franco126 in uscita il 23 aprile 2021.
Immagini a rallentatore che sembrano fermare il tempo e che danno vita ad un album “cinematografico”.
Lo stile rimane sempre lo stesso: a metà tra la malinconia e la nostalgia, ma con grande capacità di rievocare immagini potenti. È proprio questo uno dei casi in cui possiamo chiudere gli occhi, indossare le cuffiette e sentirci non solo spettatori ma anche protagonisti della stessa penna dell’autore.

Dolceamaro tra le righe

La prima traccia dell’album è Che senso ha: intima, con diversi punti di domanda e dall’umore spezzato di chi sembra combattuto da un amore che sembra andato perso.

E me ne vado con la giacca sulla spalla
Lascio indietro dubbi e punti di domanda
E ci sta un silenzio che
Sembra che parli per te

A metà tra scrollarsi dai gomiti sul bancone e riflettere sui consigli dati.
L’immagine che segue è quella di un mix di stagioni: l’inverno dentro, l’estate fuori. Mentre fuori, in un attimo è già l’alba.

Franco126 a Rock in Roma 2019. fonte: romatoday.it

La seconda traccia è Blue Jeans, questa volta si tratta di un feat con Calcutta. La canzone ci introduce in una dimensione in cui l’amore finito è ancora il protagonista della sua penna.

Vorrei essere in un altro tempo
In cui se sbagli, riparti da capo
Ma il futuro che io avevo in mente
Sembra già far parte del passato

Segue Maledetto tempo, in cui viene descritta la paura di diventare grandi con tutti i dubbi e le insicurezze del futuro. La traccia sembra un proseguo della precedente descritta, con tutti gli equivoci che ci allontanano dal terreno sicuro.

Ma chi lo sa
Se è solo un altro scherzo del destino
Che poi, che è tutto quanto già deciso
Chi l’ha deciso?

Frammenti di tempo

Lieto fine, mette in scena diverse domande esistenziali di chi si chiede cosa succede quando il pubblico si appresta ad uscire. Pensiero molto comune anche nella letteratura, con lo stesso Pirandello che riflette sul tema della maschera che ognuno di noi indossa per adattarsi ai diversi contesti. Ma cosa succede quando ci si leva la maschera? Cosa succede quando il pubblico si defila?

E restiamo da soli, senza controfigure
Senza più i riflettori, senza più le battute da dire

Franco126 in Stanza Singola. fonte: rapologia.it

A tutti è capitato di ritrovarsi senza risposte alle proprie domande, Nessun perché è la sintesi di cosa succede nella mente di chi perde o non trova approdo in momenti, parole, situazioni e finisce con il dire che la strada che ci appare più semplice si rivela piena di intoppi:

Perchè la strada più dritta va a zig zag che ci vuoi fare

Miopia è l’emblema del sarcasmo dentro un testo malinconico.

Può darsi che c’ho visto lungo
Ma magari è solo miopia
Cosa vuoi chе sia?

Il brano può essere interpretato come la descrizione di chi perde tra la gente ciò che teneva sott’occhio nonostante la situazione fosse chiara, o quasi. Forse era solo una causa di un’anomalia refrattiva.

Dulcis in fundo, o forse

Simone, sembra essere l’accurata descrizione che tutti potremmo fare di un nostro amico. Il solito testardo che non ascolta nessuno e «si regala un nuovo grattacapo» mentre continua a bere birra e a spendere i suoi soldi.

Simone, mille sbagli

Il brano seguente ci fa ritornare al solito (amato) mood di una ragazza con il Vestito a fiori che ha sogni troppo grandi. E sono sicura che siamo un po’ tutti come quella bambina che continua a sbagliare rincorrendo il suo palloncino.

Lo sai pensavo
Che a voltе è facile sentirsi smarriti
E darla vinta alle ombre con cui convivi

Come una sorta di filo invisibile, segue Ladri di sogni. Ancora una volta ci ritroviamo in un cinema, con in testa le solite domande mentre scendono i titoli di coda e…

Saltano in aria i piani come tappi di champagne“

Franco126 e Carl Brave. Fonte: giornaledellamusica.it

Accidenti a te, un titolo che sembra dirla lunga su un probabile litigio in cui non mancano le complicazioni e le porte chiuse in faccia. O forse solo socchiuse?

No, non ci credo più
Però un po’ ancora ci spero
E qui lo dico e qui lo nego

L’incoerenza di chi sa di aver urlato tanti insulti, un addio insicuro, mentre tra i denti masticava l’unico pasto della giornata: una sigaretta.

Ti ho detto addio, sì, ma solo in teoria

Fiato sospeso

Lasciandoci tutti a fiato sospeso, Franco126 ha prodotto un gran bel lavoro, regalandoci nuove canzoni su cui perderci le notti e sprecare le nostre domande.

Annina Monteleone

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