Classe 2003, il giovane cantante Blanco. Fonte: spettegolando.it

Sfacciato e ribelle: BLANCO

Blanco, giovane artista della Universal Music, classe 2003, definito da Billboard Italia “sfacciato, ruvido, irriverente” sta conquistando le classifiche delle principali piattaforme musicali. In meno di un mese è riuscito a superare le 130 mila visualizzazioni su Youtube, diventando virale anche su Spotify, con Notti in Bianco.

Da SoundCloud al suo primo singolo ufficiale Belladonna (Adieu), sperimenta nuovi sound che lo porteranno successivamente al pieno avvio della sua carriera musicale con La Canzone Nostra di Mace.

A metà tra raccontare il suo modo di vedere ciò che lo circonda e creare il proprio equilibrio interiore, in un’intervista rilasciata non molto tempo fa, Blanco ci dice

Ci sono casi in cui scrivere mi fa stare bene perché mi aiuta a tirare fuori quello che a voce non riuscivo a dire.

Blanco, Classe 2003. Fonte: Genius

Notti in bianco

A poco più di un mese dall’esordio di Belladonna (Adieu) in cui Blanco riflette sui rapporti malati e ossessivi in amore, tradotti in una scrittura d’impulso e un sound deciso, è ora la volta di Notti in bianco in cui racconta una storia durata 92 notti trascorsi a scrivere testi dedicati ad una ragazza.

Ancora qua, in camera, a scrivere fino all’alba

Ed è proprio così che Blanco si affaccia al mondo della scrittura: per caso – racconta su bellacanzone.it – scrivendo un brano da dedicare ad una ragazza.
In Notti in bianco, la sua musica sembra andare oltre il rap avvicinarsi molto di più al punk in un contrasto ribelle, esagerato e irrazionale. Quella raccontata nel suo testo è una storia d’amore che sembra quasi indelebile, da raccontare, urlare, esorcizzare in pochi minuti.

Sopra quel balcone ci ho passato l’estate, eh
E ho strappato mille pagine

La stessa storia che lo fa sentire spaesato, senza riferimenti ma con un bagaglio di sensazioni da cantare senza mezzi termini e senza seguire una logica ben precisa.

Capita a tutti di voler dire qualcosa, non trovare le parole giuste ma comunque provarci senza far testo. Se il messaggio arriva, diretto o meno, non è importante. L’importante è inviarlo.

Notti in Bianco. Fonte: eclecticmusic.it

LA CANZONE NOSTRA – Mace, Blanco, Salmo

Chi ha amato e perso una persona, sa esattamente cosa significhi vivere l’assenza di qualcuno. Tra frustrazione, bottiglie di whisky e mille tentativi per correre via lontano da quella situazione, il tempo sembra essere l’unico a decidere. Se è vero che il destino ha la chiave, allora è anche vero che bisogna tentare tutte le chiavi del mazzo prima di capire che la serratura non si aprirà subito.

“E sono in bilico fra impazzire e morire”

Stati d’animo di questo genere non sono mai semplici da gestire. È normale desiderare l’equilibrio quando stai per cadere.

Quando senti che è la fine
ciò che unisce è più sottile

Capita spesso di aver bisogno di una mappa per affrontare il simbolico viaggio dentro e fuori di noi. Qualcosa, un dispositivo, un foglio, che ci indichi con precisione l’esatto punto in cui ci troviamo, gli spostamenti e la via d’uscita. Tra un’immaginaria segnaletica e un passante troppo distratto, scatta qualcosa e il mondo comune si sbriciola lasciando spazio ad una specie di terremoto emotivo.

“Diventa una gara ma in stato di ebrezza”

Alcune cose accadono semplicemente perché devono accadere, volute o no, scelte o no.

La Canzone Nostra/ Blanco,Salmo,Mace. Fonte: instrumentalst.com

MI FAI IMPAZZIRE – Blanco, Sfera

“Anche se mi fai male, senza non ci so stare”

«La prossima è tosta», tempo fa esordirono così su Instagram Blanco e Sfera, lasciando intuire ai propri fan un nuovo progetto. Poco dopo la conferma: ufficializzata la collaborazione, Mi fai impazzire è fuori un’ora dopo, dalla mezzanotte del 18 Giugno. Prodotta da Michelangelo e Greg Willen, dal sound caldo e pronta a sfondare le classifiche estive, è ora disponibile su Spotify e Youtube.

Ho i tuoi baci sul collo, sono come ferite
tu mi sai fare male, sì, tu mi fai impazzire
Ma se non ci sei attorno, qua mi va tutto storto

Quello a cui assistiamo è uno scontro tra due mondi opposti: la fama ormai constatata di Sfera e il modo di fare ancora grezzo ma spontaneo di Blanco.
Il testo sembra raccontare una relazione fatta di scontri, porte in faccia e mille litigi che si celano dietro un ennesimo ritorno. Racconta la tenacia di chi sa che nonostante i mille conflitti continuerà a sbattere la testa contro lo stesso muro ancora una volta.

Quante volte hai detto: “Stase’ è meglio se te ne vai”
perché sapevi che non me ne sarei andato mai

Perché in fondo, lo sappiamo tutti, ci sono storie che ci hanno fatto impazzire, fatto stare male, ma nonostante tutto sono state belle da morire.  

Annina Monteleone

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