Si conclude l’era di un colosso: General Electric si scinde in tre parti

General Electric tenta di arrestare il declino dividendosi in tre. L’obiettivo è recuperare l’efficienza anche a costo di porre fine ai sogni di gloria.

La lunga storia del colosso General Electric -Fonte:agi.it

Larry Culp è l’amministratore delegato di una delle società più antiche e significative del capitalismo americano la General Electric (GE). Egli ha annunciato, martedì 9 novembre, la scorporazione dell’azienda. La decisione è avvenuta al seguito di vent’anni di crisi, in cui il famoso conglomerato della GE ha subito un drastico e prolungato ridimensionamento. Dalla posizione verticistica che occupava ad inizio del XXI secolo, adesso non riesce a trovare posto neanche nella top 100.

La storia del colosso americano

La General Electric vede la luce nel 1892 a Schenectady, nello stato di New York, dalla fusione della Edison General Electric Company, la società dell’inventore americano Thomas Edison, con un’altra azienda che si occupava di elettricità.

1892: General Electric -Fonte:ge.com

È stata tra le imprese più importanti al mondo per tutto il corso del Novecento, mostrandosi a lungo come l’alfiere delle grandi multinazionali manifatturiere americane. Ha avuto un ruolo predominante per lo sviluppo dell’economia degli Stati Uniti e ad oggi risulta essere l’ultimo rappresentante del Dow Jones delle origini, ossia del più noto indice azionario della borsa di New York, il cui valore viene calcolato soppesando il prezzo dei principali 30 titoli di Wall Street.

Tra i suoi primi brevetti si annovera la lampadina ad incandescenza, espandendosi nei decenni in diversi settori. Occupava rilievo nel campo della produzione di locomotive, elettrodomestici, nel settore petrolifero, chimico, finanziario e perfino informatico.

The General Electric story -Fonte:amazon.com

Ruolo cardine lo ebbe anche durante la Seconda guerra mondiale, prevalentemente nella produzione di materiale utile all’esercito statunitense.

Il ruolo di Jack Welch

Tra i manager e gli imprenditori più influenti, occupa particolare rilevo la nomina come amministratore delegato nel 1981 di Jack Welch. Egli divenne il simbolo del capitalismo americano per circa un ventennio. Fu fautore delle teorie neoliberiste, sostenute anche dal Presidente degli Stati Uniti in carica, Ronald Reagan. Queste indirizzano il pensiero economico verso l’elaborazione di misure atte a ripristinare la effettiva autonomia di mercato e a garantire il rispetto anche delle libertà politiche.

Jack Welch -Fonte:dailymail.co.uk

Il suo obiettivo era esclusivamente volto alla crescita, facendo sì che le entrate della GE quintuplicassero, trasformandola in un agglomerato industriale capace di sostenere la concorrenza del tempo che vedeva come colossi le grandi aziende del Giappone.

Welch creò ciò che viene definito, nel New York Times, una competizione “darwiniana”, fondata sull’incoraggiamento alla concorrenza interna, che attrasse le personalità più ambiziose ad occupare i ruoli di maggior rilievo nell’azienda. Egli contemporaneamente fu l’artefice di un enorme business finanziario dentro la GE, iniziò a focalizzarsi su diverse attività finanziarie che hanno permesso di farla diventare una delle più importanti banche degli Stati Uniti.

Il declino iniziato nel 2008, a seguito della crisi del mercato finanziario, portò la richiesta di aiuti statali risultati tuttavia insufficienti per la ripresa.

Sebbene ai tempi la GE controllasse anche il settore televisivo, era profondamente mutato il modo di fare affari. Questo si fondava ancora sul raggiungimento del successo solo con il massimo livello di diversificazione possibile. Tale visione fece si che il General Electric non riuscì a sollevarsi dalla crisi.

Seguì un processo che causò, conseguenzialmente, la vendita e scorporazione delle attività che non bastò ad innescare il rilancio.

Il progetto di separazione

GE CEO Larry Culp -Fonte:bloomberg.com

Nel 2018, con l’arrivo di Larry Culp, si decise di tagliare i costi dimezzando i dipendenti, riducendoli così a 161 mila. L’operazione vede altresì completamento con la separazione di General Electric in tre parti:

  • Si prospetta nel 2023 il distacco di GE Helthcare, azienda impiegata nella produzione di macchinari sanitari, che manterrà una quota del 19,9% nella divisione. Questa rappresentò il primo segmento di business ad avere il quartier generale al di fuori degli Stati Uniti;
  • GE Renewable Energy, GE Power e GE Digital confluiranno in una società dedita all’energia che si separerà nel 2024;
  • Il comparto aviazione sarà quello su cui continuerà a focalizzarsi la società originaria. Verrà guidata da John Slattery, mentre continuerà Culp ad occupare la posizione di Presidente e CEO, al fine di gestire il completamento degli spinoff, con la prospettiva finale di rimanere a capo di ciò che resterà della GE, ossia la parte dedicata agli aerei.

La mossa di Culp

Nonostante l’utile normalizzato della sua divisione è stato artefice di un lieve rialzo, Larry Culp ha dichiarato che dalla crisi pandemica

“Gli ordini sono cresciuti, i margini si sono ampliati, la nostra performance di cassa complessiva è stata significativamente migliore, e l’aviazione sta guadagnando slancio e mostra continui segni di ripresa.”

Tuttavia l’esistenza di eventuali problemi di approvvigionamento di materie prime e la carenza di lavoratori continua a pesare su General Electric. Resta persistente la volontà di migliorare la performance operativa e di incentrare il capitale verso la spinta per una crescita sostenibile.

General Electric -Fonte:economyup.it

La mossa audace di Culp sembra avere al momento Wall Street dalla sua parte, si assiste infatti ad un innalzo dei titoli di oltre il 6% nella promozione dell’operazione. Si mostra così essere la strada migliore da percorrere al fine di realizzare in pieno il potenziale dell’azienda.

Giovanna Sgarlata

di Redazione Attualità

Rubrica di long form journalism; approfondimento a portata di studente sulle questioni sociali, politiche ed economiche dall’Italia e dal mondo.

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