Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. In Italia ancora numeri sconfortanti

In occasione del 25 Novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Servizio analisi della Polizia Criminale ha diffuso il report “Omicidi volontari”. I dati riportati sono allarmanti. Ogni giorno 89 donne sono vittime di reati di genere in Italia, ogni 72 ore viene consumato un femminicidio.

“La violenza contro le donne è un fallimento della nostra società nel suo insieme”

Queste le parole scritte dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “La nostra società – ha continuato il Capo dello Stato – è ancora pervasa, in differenti territori e in svariati contesti, da episodi di violenza, verbale, economica, fisica, frutto dell’idea, inaccettabile, che l’uomo possa prevaricare sulla donna utilizzando la forza”.

I dati allarmanti

La legge 19 Luglio 2019, n.69 anche conosciuta come “codice rosso”, ha introdotto nuove fattispecie di reato per indurre una maggiore tutela delle donne soggette a violenza di genere. Da quel momento la direzione centrale della Polizia Criminale ha realizzato un report elaborato sulla base dei dati raccolti da tutte le Forze di Polizia. I dati fino a questo momento raccolti sono allarmanti. Solo fino al novembre 2021 in Italia sono stati registrati 263 omicidi, con 109 vittime donne, l’8% in più rispetto al 2020.

Nel 62% di casi si tratta di maltrattamenti in famiglia. Nel 72% dei casi di femminicidio l’autore è il marito o l’ex marito, in un caso su due ha usato un’arma da taglio. I dati riportati dalla polizia criminale evidenziano anche un aumento dei  reati di revenge porn (+45%), 2.329 denunce dall’entrata in vigore del codice rosso e per la grande maggioranza le vittime sono donne (73%). Salgono le violazioni dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare: dal 1°gennaio al 31 ottobre 2021 + 10%. Crescono gli attacchi di deformazione dell’aspetto fisico, il viso è la parte del corpo più colpita (+35%).

Perché si celebra il 25 Novembre

Ogni anno il 25 novembre si celebra la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la scelta della data non è casuale. Il 25 novembre del 1981 si svolse il primo «Incontro Internazionale Femminista delle donne latinoamericane e caraibiche» a Bogotà, in Colombia, per commemorare Las Mariposas (le farfalle), nome con cui sono anche conosciute Patria, Minerva e María Teresa Mirabal. Le tre donne, il 25 Novembre 1960 erano dirette in carcere a trovare i propri mariti quando, lungo la strada furono bloccate, condotte in un luogo nascosto e brutalmente uccise dagli agenti del dittatore Rafael Leonidas Trujillo, a Santo Domingo, nella Repubblica Dominicana. I loro carnefici cercarono di far passare quella brutale violenza per un incidente. Le tre sorelle erano conosciute come attiviste del gruppo clandestino Movimento 14 giugno.

Nel 1999 la giornata è stata istituzionalizzata anche dall’Onu con la risoluzione 54/134 del 17 dicembre. Un ulteriore passo in avanti è stato fatto grazie alla Dichiarazione di Vienna del 1993,  che riconobbe la violenza sulle donne come fenomeno sociale da combattere.

Violenza donne: scarpe rosse su scalinata teatro Regio di Parma (fonte: ansa.it)

Il significato del colore rosso

In Italia, così come in molti altri paesi, il colore associato alla giornata è il rosso e uno degli oggetti simbolo è rappresentato da scarpe rosse da donna, allineate nelle piazze o in luoghi pubblici, a rappresentare le vittime di violenza e femminicidio. L’idea è nata dall’installazione ‘Zapatos Rojos’ realizzata nel 2009 in una piazza di Ciudad Juarez dall’artista messicana Elina Chauvet. L’installazione, in seguito replicata in molti paesi del mondo, è apparsa per la prima volta davanti al consolato messicano di El Paso, in Texas, per ricordare l’omicidio della sorella per mano del marito e le centinaia di donne rapite, stuprate e uccise in questa città nel nord del Messico. In Italia questa campagna viene portata avanti dai Centri antiviolenza e dalle Associazioni di donne impegnate nell’ambito della Violenza contro le donne.

Il numero antiviolenza

Il numero antiviolenza, 1522, è stato istituito dal Dipartimento Pari Opportunità ed è attivo 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno. consente chiamate gratuite da telefono fisso e cellulare e accoglie le richieste di aiuto e sostegno alle donne vittime di stalking e violenza. La violenza, in qualsiasi forma si presenti, è intollerabile e ingiustificabile.

 

Elidia Trifirò 

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