La giornalista Greta Beccaglia (fonte: open.online)

La giornalista Greta Beccaglia molestata in diretta tv, individuato l’uomo nelle immagini

“Mi sento oltraggiata, violata”, sono le parole di Greta Beccaglia la giornalista dell’emittente regionale Toscana Tv che sabato sera, al termine del match di serie A tra Empoli e Fiorentina, è stata molestata da un tifoso nell’indifferenza generale. La giornalista che era lì per documentare il match e raccogliere gli umori dei tifosi nel post partita, al Corriere della Sera ha dichiarato “mi hanno trattata come un palo da prendere a calci per sfogarsi”. Molto criticato anche il comportamento del conduttore della trasmissione Giorgio Micheletti, che dopo aver assistito alla molestia ha ripetuto a Beccaglia: «Dai, non te la prendere».

Ironia della sorte, il match del fine settimana aderiva alla campagna contro la violenza sulle donne.

L’episodio di molestie in diretta tv

Quanto successo in diretta televisiva va assolutamente chiamato con il proprio nome “molestia” e l’autore del fatto “carnefice”.

Greta Beccaglia, nell’immediato ha detto al molestatore che non poteva fare ciò che aveva fatto e sui social e nelle interviste successive ha descritto più nei dettagli l’accaduto, invocando l’aiuto degli utenti per identificare il carnefice. L’aggressore, nell’indifferenza di chi si trovava sul posto, “prima si è sputato sulla mano e poi mi ha dato uno schiaffo sul sedere, forte, violento, che ha fatto male anche fisicamente” e  “dopo alcuni apprezzamenti osceni urlati da alcuni tifosi, un’altra persona, incappucciata, mi ha toccato le parti intime”.

 Tutti vedevano, nessuno diceva niente

Una doppia violenza quella subita dalla giornalista che ha prima dovuto difendersi dal molestatore e poi dal conduttore della trasmissione “A tutto gol” che a pochi minuti dall’episodio e sempre in diretta tv ha affermato che «si cresce anche attraverso questa esperienza». Il conduttore ha successivamente giustificato le parole pronunciate affermando che il suo intento era quello di alleggerire per aiutare la poca esperienza che ha Greta nel gestire una situazione difficile come quella che ha dovuto affrontare. “Ho pensato prima a lei lavorativamente parlando” e ancora “non volevo minimizzare l’accaduto, ma evitare che potesse accaderle qualcosa di peggio”. “Chiedo scusa per le parole infelici usate nel momento concitato della diretta di sabato”.

La giornalista Giulia Beccaglia nel corso della diretta televisiva (fonte: Fanpage.it )
La giornalista Giulia Beccaglia nel corso della diretta televisiva (fonte: Fanpage.it )

 

Le indagini

Le indagini della polizia di Empoli hanno portato ad identificare il molestatore incrociando i video delle telecamere di sorveglianza dello stadio, ma sono ancora in corso ulteriori accertamenti e le generalità dell’uomo non sono state ancora rese note. La giornalista in una intervista a Qn ha confermato che andrà a sporgere denuncia, “non si può tollerare”.  Fino a quel momento, nessun provvedimento specifico potrà essere presi nei confronti del molestatore. La denuncia aiuterà ad identificare anche gli altri tifosi che nella stessa circostanza l’hanno molestata fuori dallo stadio Castellani.

La solidarietà dell’ordine dei giornalisti, delle società calcistiche e della politica

L’Ordine dei Giornalisti della Toscana e ha espresso la propria solidarietà nei riguardi di Greta Beccaglia, rivolgendo aspre critiche al conduttore in studio “perché invece di condannare il gesto e il molestatore, ha invitato la collega a “non prendersela” per le molestie mentre, sottolinea l’Ordine, “verso di lei non è stata sentita nessuna parola di solidarietà da parte del conduttore”.

La violenza contro le donne è un problema culturale e sociale

La giornalista nel corso della serata è stata contattata dall’Empoli FC che in una nota ha definito l’episodio “increscioso, che niente ha a che vedere con il mondo dello sport, e che non va assolutamente minimizzato”. Anche la Fiorentina, che inizialmente aveva parlato di un gesto “stupido e incivile”, ha ribadito la propria disponibilità per aiutare le autorità ad individuare i colpevoli.

Ampia solidarietà anche dal mondo della politica a partire dal sindaco di Empoli, dal presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati  e quello della Camera Roberto Fico che ha descritto l’episodio “di violenza vera e propria”.

La parità di genere che manca nel mondo del giornalismo

I numeri registrati dal giornalismo italiano destano profonda preoccupazione. Le giornaliste sono quasi la metà della categoria e subiscono un profondo gender gap e gender pay gap, << le donne hanno carriere più discontinue e continuano ad essere pagate di meno, non solo ai livelli apicali, comunque quasi irraggiungibili per molte, ma fin dai primi contratti >> ha dichiarato Macelloni, giornalista del Sole 24 Ore.

Da una ricerca condotta nel 2019 (Osservatorio di Pavia, 2019, I TG e la campagna. Le scelte comunicative dei Telegiornali delle sette reti generaliste in campagna elettorale) emerge che su un campione di 700 programmi trasmessi da reti pubbliche, le giornaliste, conduttrici o presentatrici sono solo il 41 per cento e le opinion maker donne sono solo il 32 per cento del totale.

La presenza femminile non è l’unica nota dolente del giornalismo italiano. Le giornaliste, nell’esercizio della loro professione, si ritrovano spesso a fare i conti con episodi di molestie, attacchi che diventano più frequenti quando trattano di argomenti sportivi o sono parte di minoranze.

Elidia Trifirò 

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