Fonte: bluewin.ch

Una serie di tornado devasta alcuni Stati degli Usa: «I più disastrosi della storia americana»

Negli Stati Uniti, tra venerdì e sabato, una serie insolita e devastante di tornado ha colpito 6 dei suoi 50 Stati, situati precisamente nel Midwest e a Sud-Est del Paese. Si tratta di un evento dalla portata distruttiva mai riscontrata prima d’ora nella storia dello Stato americano, con un bilancio di vittime che supera quota 80.

Fonte: bluewin.ch. Per visualizzare la galleria completa visitare il seguente link: La grande devastazione provocata dai tornado in Kentucky – Il Post

L’area più colpita dal tragico fenomeno naturale è il Kentucky – che attualmente si trova in “stato di emergenza’’ – ma anche altri cinque Stati sono stati investiti dal violento passaggio dei tornado: Arkansas, Missouri, Tennessee ed Illinois, dove diverse persone sono morte in un centro di distribuzione Amazon.

 

Oltre 80 vittime in Kentucky

«Un’inimmaginabile tragedia»: le parole del presidente Joe Biden esprimono l’amaro stupore generato dalla scia di distruzione dei tornado. Di fronte a decine e decine di vittime, crolli e danni incalcolabili,il presidente ha promesso aiuti e risorse per gli Stati colpiti, dove squadre di operatori di soccorso sono tutt’ora alla ricerca dei dispersi e lavorano per rimuovere detriti e aiutare residenti.

 

Secondo le prime rilevazioni ufficiali, che parlano di ben quattro tornado manifestatisi nel territorio, se ne registra uno particolarmente violento – più unico che raro – che ha agito per più di 200 miglia, oltre 320 chilometri.

I danni maggiori sono stati segnalati in 15 contee del Kentucky occidentale, specialmente in quella di Graves, a Mayfield, una città di circa 10mila abitanti. È proprio qui che uno dei tornado ha fatto crollare una fabbrica di candele dove lavoravano 110 persone, 40 delle quali già soccorse il sabato: nella notte Kyanna Parsons-Perez, una delle lavoratrici, aveva dato l’allarme con una diretta Facebook: «Siamo intrappolati, aiutateci per favore, per favore». Domenica, l’azienda ha confermato la morte di 8 persone e l’assenza di altri 8 dispersi, segnalando un totale di 90 persone che sono state soccorse e che adesso stanno bene:

«Il bilancio delle vittime di questo tremendo evento supererà il numero di 50 persone, probabilmente finirà per avvicinarsi a 70-100», ha spiegato il governatore del Kentucky Andy Beshear in conferenza stampa. «Questa è stata una delle notti più dure nella storia del Kentucky e alcune aree sono state colpite in modi difficili da esprimere a parole».

Andy Beshear, governatore del Kentucky. Fonte: moviesfeed.com

 

Trecentomila case senza elettricità

Sebbene il Kentucky rappresenti l’epicentro di una devastazione «senza precedenti», vittime e significativi danni dovuti ai tornado sono stati registrati anche nel Tennessee, dove 2 persone sono morte nella contea di Lake e 1 nella contea di Obion. Ad affermarlo Dean Flener, portavoce della Tennessee Emergency Management Agency.

Sempre in Tennessee, come anche in Kentucky e negli altri 3 stati colpiti dal disastro naturale, già a partire da sabato mattina migliaia di cittadini sono rimasti senza elettricità nelle loro case: secondo Power Routage, un sito che monitora i blackout negli Usa, più di 132.000 case erano senza elettricità in Tennessee, quasi 60.000 nel Kentucky, più di 25.000 in Arkansas, poco meno di 24.000 in Illinois e quasi 10.000 nel Missouri.

Nella piccola città di Dawson Springs, nel Kentucky occidentale, è stato spazzato via circa il 75% degli edifici. Adesso migliaia di persone non hanno più un posto dove poter vivere e lo strazio di quanto vissuto è forte nonostante la Croce Rossa americana stia facendo il possibile per aiutare, allestendo otto rifugi e adibendo diversi parchi pubblici all’aiuto delle famiglie che hanno perso tutto.
E dinnanzi ad uno scenario apocalittico del genere il ricordo va a Moore, la cittadina dell’Oklahoma rasa al suolo da un tornado nel 1998, poi interamente ricostruita con le sue caratteristiche case di legno e nuovamente distrutta da un tornado nel 2013.

I danni negli altri Stati americani

A crollare anche un magazzino Amazon in Illinois, nel comune di Edwardsville, in cui sono morte 6 persone. I lavoratori del turno di notte erano rimasti intrappolati nell’edificio, rifugiandosi nel corridoio sul retro, ritenuto il posto più sicuro: dentro erano rimasti bloccati almeno 100 lavoratori, i quali hanno cercato di rassicurare i familiari a casa via social, mediante le foto pubblicate sui vari profili.

Il tornado ha colpito inoltre una casa di cura dell’Arkansas, nella città di Monette, dalla struttura di oltre ottanta posti letto e che accoglieva 67 anziani. Uno di loro è stato ritrovato morto dagli operatori di ricerca e salvataggio, mentre altre 5 persone sono rimaste gravemente ferite.

Un’infermiera della casa di riposo, Barbara Richards, racconta a un tv locale come ha vissuto la drammatica esperienza:

«L’altra sera ho guardato dalla finestra e ho visto una lunga colonna nera. Veniva diritta verso di noi. Sono corsa ad avvisare i nostri ospiti. Abbiamo radunato le persone bloccate sulle sedie a rotelle. Mi sono chinata su di loro per proteggerli e ho visto le altre colleghe fare la stessa cosa».

C’è un nesso col cambiamento climatico?

Il motivo di tanto sgomento e per cui la serie di tornado, verificatisi negli ultimi giorni, viene considerata particolarmente insolita ed eccezionale, risale a spiegazioni scientifiche che fanno sollevare, tra l’altro, alcuni interrogativi circa il nesso con il climate change.

Il fenomeno dei tornado, tipico della fascia mediana degli Stati Uniti, è infatti dovuto allo scontro tra correnti di aria fredda e quelle di aria tipida, cosicché la stagione più a rischio sia tra maggio e luglio. Ciò non toglie che si possano generare anche delle code invernali, ma non di queste dimensioni: per dare l’idea del portato eclatante delle gigantesche rotazioni – durate anche tre ore – il Washington Post ha raccontato di una foto di una famiglia di Mayfield ritrovata a 160 chilometri di distanza, in Indiana.

Sul tema del rapporto con il cambiamento climatico gli scienziati restano comunque cauti, dal momento che gli studi sono molto complessi. Ciononostante, è logico concludere che la creazione di un corto circuito nell’atmosfera nel mese di dicembre non è certamente impossibile alle condizioni di un pianeta in continuo riscaldamento.

Gaia Cautela

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