Crisi della politica e formazione dei giovani

Crisi della politica e formazione dei giovani: se n’è discusso ieri, all’incontro organizzato dalla Fuci (Federazione Universitaria Cattolica Italiana), gruppo Giorgio La Pira di Messina, insieme a Padre Felice Scalia, sacerdote gesuita, ed al professore Antonio Saitta, ordinario di diritto costituzionale e prorettore alla legalità, trasparenza e ai processi amministrativi presso l’Università di Messina. Il seminario si è svolto presso l’Accademia dei Pericolanti, ed è stato moderato da Pasquale Blefari, tesoriere della Fuci. Il convegno non ha avuto come destinatari i soli studenti dell’ateneo messinese, ma anche quelli delle scuole Superiori. La Consulta Provinciale degli studenti ha infatti patrocinato l’evento, a cui ha preso parte anche il presidente Dario Morgante. Dopo i saluti della presidente femminile della Fuci, Rosella Maiorana, Pasquale Blefari ha introdotto la tematica dell’incontro, dando la parola ai relatori presenti. “Oggi abbiamo ridotto la politica ad interessi di guerra – ha dichiarato padre Scalia – Il nostro stesso Paese fonda il proprio PIL sull’esportazione di armi leggere e questo ci dimostra che il grande motore dell’economia è costituito dalla guerra”. “Voi giovani – ha continuato – siete chiamati con la vostra intelligenza, il vostro cuore e la vostra giovinezza a mettervi in cammino ed a guardare criticamente questa strada che è in discesa verso l’accidia, la noia e la solitudine”. Per il prof. Saitta invece :”La politica oggi non è più in grado di condizionare e governare quelli che sono i processi sociali, culturali ed economici”. “Una di queste cause – ha affermato il docente – è da rinvenirsi nella globalizzazione dell’economia. Ormai gli interessi che dirigono il mondo non sono più individuabili all’interno di un unico Paese. La stessa politica è in crisi perché non possiede più una dimensione nazionale, essendosi globalizzata”. Anche le fonti di formazione dei giovani, oggi sono profondamente mutate. “Prima infatti, ha illustrato Saitta – il luogo primario di educazione dei ragazzi era costituito dalla famiglia e dalla scuola. Poi sono intervenute la radio, la televisione ed i luoghi di aggregazione. Oggi invece la principale fonte di stimolo per i giovani proviene da internet”. Come fare quindi per far recuperare ai futuri cittadini del domani il senso della politica? Per il docente questo è possibile solo grazie a tre fattori fondamentali: una trasformazione del ruolo dei partiti, il buon esempio da parte di chi ci governa e la promozione del dibattito e del confronto.

Valentina Campo

di Redazione UniVersoMe

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