Al bando il foie gras

Amanti del fine food potete intristirvi: in California è stato ufficialmente messo al bando il foie gras. Dal 7 gennaio, data in cui la Corte Suprema ha rigettato il ricorso di alcune aziende del settore alimentare, nel Golden State sarà vietato vendere il foie gras.

Una decisione che farà decisamente discutere ma che è un segnale forte all’industria alimentare e a un’etica del cibo a cui dovremo, necessariamente e fortunatamente, abituarci. Il foie gras, ottenuto attraverso la nutrizione forzata di anatre e oche tenute in batteria, è da sempre un alimento a dir poco controverso per le modalità con cui viene prodotto.

Non solo per la forzatura all’ingrasso di animali utilizzati al solo scopo di venire poi macellati per il fegato, ma per il fatto -anche- che il foie gras è frutto di una patologia a cui gli animali vengono portati (la steatosi del fegato). Senza mezzi termini: una sorta di tortura. Se pensate che però sia una boutade tutta americana, però, vi sbagliate: è dal 2007 infatti che, anche in Italia, è vietata la produzione di foie gras così come lo è in molti altri paesi dell’Unione Europea.

A dimostrazione che, forse, quello che chiamiamo prelibatezza forse così prelibato, davvero, non è. Siamo ciò che mangiamo, diceva Feuerbach: cerchiamo allora di essere migliori.

Andrea Sangrigoli

di Redazione Attualità

Rubrica di long form journalism; approfondimento a portata di studente sulle questioni sociali, politiche ed economiche dall’Italia e dal mondo.

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