Pillola contraccettiva maschile: la parità ‘’intima’’

Pillole per lei, ma anche per lui. Tra qualche tempo sarà possibile ampliare l’orizzonte della contraccezione con l’introduzione sul mercato della pillola anticoncezionale maschile, avendo la possibilità di promuovere ulteriormente la prevenzione delle gravidanze indesiderate.

  1. Contraccezione maschile
  2. La speranza della parità in capsula
  3. La novità
  4. Sicurezza al 99%
  5. Il vantaggio della sterilità reversibile
  6. Parere femminile sulla contraccezione maschile 
  7. Conclusioni

Contraccezione maschile

Circa un quarto delle coppie pratica la contraccezione attraverso metodi che riguardano il maschio e la loro percentuale è in costante aumento. Questi possono essere suddivisi secondo il meccanismo d’azione:

  • impedire l’inseminazione, cioè l’introduzione di spermatozoi in vagina;
  • impedire la spermatogenesi;
  • alterare il potere fecondante degli spermatozoi senza necessariamente influenzarne la produzione.
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La speranza della parità in capsula

La pillola contraccettiva femminile è stata approvata negli anni 60 e, fin da subito, si è cercato di intervenire anche per sviluppare un equivalente maschile. Poichè l’anticoncezionale femminile agisce sfruttando degli ormoni che tendono ad interrompere il ciclo mestruale, si è pensato di sfruttare la stessa metodica agendo sul testosterone. Tuttavia, in seguito alle prime somministrazioni si sono osservati effetti collaterali, quali aumento di peso, attacchi di depressione, aumento del colesterolo e rischi di sviluppo di malattie cardiache.

La novità

Gli scienziati dell’Università del Minnesota, hanno sviluppato un contraccettivo non ormonale in grado di ridurre il rischio di concepimenti indesiderati. Lo studio è stato presentato durante l’American Chemical Society (ACS) Spring Meeting 2022, un incontro ibrido che si è tenuto dal 20 al 24 marzo. Attualmente, gli uomini hanno solo due opzioni efficaci affinchè vengano controllate le nascite: preservativi e vasectomia. Tuttavia, i preservativi sono monouso ed inclini ad essere difettosi. Al contrario, la vasectomia  è considerata una forma permanente di sterilizzazione maschile. L’intervento è costoso e non sempre ha successo. Pertanto, gli uomini hanno bisogno di un contraccettivo efficace, duraturo ma reversibile, simile alla pillola anticoncezionale per le donne.

Sicurezza al 99%

I ricercatori hanno studiato il recettore alfa dell’acido retinoico (RAR-), che parte di una famiglia di tre recettori nucleari che legano l’acido retinoico, una forma di vitamina A. Esso svolge un ruolo cruciale nella crescita cellulare, formazione del liquido seminale e nello sviluppo embrionale. Il farmaco in sperimentazione, inibisce il gene RAR- e provoca sterilità reversibile. L’eccipiente chimico “YCT529”, viene somministrato per via orale ai topi maschi per quattro settimane. Trascorso tale periodo si è notata una riduzione drastica nella produzione di spermatozoi, risultando efficace al 99% nel prevenire la gravidanza, senza effetti collaterali osservati.

Il vantaggio della sterilità reversibile

Da quattro a sei settimane dopo la fine del trattamento i roditori sono stati di nuovo in grado di riprodursi. La sperimentazione umana, visti i risultati incoraggianti dei test, potrebbe iniziare entro la fine dell’anno, mentre per la commercializzazione ci sarà da attendere almeno un quinquennio. La dottoressa Gunda Georg, direttrice del laboratorio di ricerca che ha condotto l’esperimento, si è dimostrata ottimista sui possibili effetti che il farmaco potrebbe sortire sull’uomo, nonostante non ci sia alcuna garanzia.

Fonte: https://s3.eu-central-1

Parere femminile sulla contraccezione maschile

Attraverso un questionario, somministrato a tutte le donne di età compresa tra i 16 anni e l’età della menopausa, sono stati raccolti i pareri delle donne sulla figura maschile nel campo della contraccezione. Tra le donne, il 69,7% è favorevole a lasciare che gli uomini si occupino della contraccezione, senza fare riferimento a un metodo specifico. Dopo essere state informate delle informazioni mediche relative ai contraccettivi maschili esistenti e a quelli in fase di sviluppo, la percentuale di donne a favore è scesa al 46,7%. Il metodo più accettabile per la maggior parte delle donne è la pillola maschile, che è ancora in fase di sviluppo. La maggior parte (78,4%) delle donne nel sondaggio si sentiva insufficientemente informata sulla contraccezione maschile.

Conclusioni

Se la percentuali di risposte positive risulteranno accettabili sugli uomini così come nei ratti, potremo finalmente affermare di avere una risposta contraccettiva efficace e non invasiva.

Alice Pantano

Bibliografia

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