“Onore al merito” per un mezzogiorno che vuole rialzarsi

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Venerdì 13 Maggio, un giorno come tanti si dirà, non per 300 studenti dell’Università di Messina che hanno ricevuto una borsa di studio di 1000 euro ed un attestato, nell’ambito dell’iniziativa “Onore al Merito”. La cerimonia si è svolta nell’Aula Magna del Rettorato, a margine della conferenza “Il Mezzogiorno tra vecchi modelli e nuove strategie di sviluppo”. Ad introdurre questa tematica, oltre che a svolgere il ruolo di moderatore, è stato chiamato Lino Morgante, Amministratore Delegato della Gazzetta del Sud, che, dopo aver spiegato brevemente in cosa consiste il divario Nord-Sud, ha lanciato un messaggio di speranza, auspicando la rinascita del nostro paese.

Più tecnico e dettagliato il parere di Ferruccio De Bartoli, editorialista de “Il Corriere della Sera” che, dati alla mano, ha illustrato i vari settori in costante decadenza del Sud, concentrandosi sulla cattiva gestione delle risorse e sul particolarissimo politico, visto come impedimento alla cura dei cosiddetti “beni collettivi” e al rilancio socioculturale, concedendo spazio solo agli interessi privati. Ernesto Galli Della Loggia, altro editorialista de “Il Corriere della sera”, invece, ha analizzato a fondo la diversità tra Nord e Sud, individuandone le radici ai tempi del Risorgimento fino a arrivare a quello che è il problema forse più grave del nostro paese: la fuga di cervelli al Nord o all’estero. Per concludere, le parole del Magnifico Rettore Pietro Navarra, che, dopo aver risposto esaustivamente a ciascuno dei punti del dibattito, ha espresso la fiducia che l’università di Messina ripone nei suoi studenti, futuro di questa terra, con l’augurio che, cambiando mentalità ed adoperandosi per migliorare il loro ambiente, diventino il principale motore di sviluppo del paese. Ed è proprio con queste parole, cariche di positività e di speranza, che i due editorialisti hanno rilasciato alcune dichiarazioni per UniVersoMe.

Il Mezzogiorno è da troppi anni sinonimo di precarietà, da un punto di vista economico ma anche sociale e culturale. In uno scenario del genere cosa può fare lo studente di oggi?
E. Galli Della Loggia : “In una parola sola: studiare. Eccellere, prepararsi con metodo e nel miglior modo possibile, senza cercare voti facili, carriere semplici, e dopodiché mettere tutto quello che ha appreso a disposizione del proprio paese.
E invece i giornalisti? Cosa possono fare per il Sud Italia?
E. Galli Della Loggia : “Per quanto io scriva abitualmente sui giornali non mi ritengo un giornalista. Per me il giornale è più una cassetta delle lettere”.

Oggi in Sicilia siamo sempre meno competitivi rispetto alle altre regioni, e sismo figli di politiche sbagliate e maldestre. Secondo lei è più lo studente ad avere bisogno di una classe dirigente preparata che possa dare l’esempio, o è questa che deve “cercare” più lo studente e deve quindi interfacciarsi in maniera più frequente con la realtà universitaria?
F. De Bortoli : “Io direi la seconda. Gli studenti e i giovani zono relativamente pochi in un paese che ha più nonni e pronipoti. Dobbiamo in generale cercare di fare in modo che questo paese si apra ai talenti dei nostri e degli altri giovani. Questa è una caratteristica tutta italiana: saper amalgamare tante menti per produrre qualcosa di unico irripetibile. Dobbiamo credere in un futuro virtuoso, fatto di talenti e di eccellenze”.

Edvige Attivissimo
Valerio Calabrò

di Redazione UniVersoMe

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