I tre motivi per cui non puoi non conoscere il FabLab Messina se sei uno studente universitario

Nella città dello Stretto ci sono molto ottime iniziative di cui nessuno (o quasi) ne sa niente. Particolari eventi che ridanno valenza culturale al territorio, associazioni che operano a contatto con il tessuto sociale più a rischio e tante altre ottime realtà che hanno difficoltà a portare il loro messaggio ai messinesi.

Una di queste splendide iniziative che spesso ingiustamente passa in sordina è quella del FabLab Messina. Il nome, per i meno addetti ai lavori, potrebbe dire nulla o quasi. La domanda sorge quindi spontanea: cosa sono i FabLab? 

“I FabLab sono dei laboratori locali connessi tra loro in un network globale, che permettono la realizzazione di progetti o invenzioni dando l’accesso a strumenti per la fabbricazione digitale” (definizione riadattata dal “The Fab Charter”)

Questa è una definizione, per così dire, ufficiale anche se forse un poco troppo rigida. In parole più povere un FabLab è uno spazio in cui le persone che hanno un oggetto, un progetto materiale da voler realizzare possono farlo. Come? I FabLab sono dotati di numerosi macchinari che spaziano da stampanti 3D a Laser Cut.

Non a caso quelli che frequentano i FabLab vengono definiti artigiani 2.0 o makers, poiché sfruttano le tecnologie digitali per creare qualcosa di materiale che può essere una scultura, un sistema di video sorveglianza e chi più ne ha più ne metta.

Sarebbe però riduttivo parlare solo di questi aspetti. I FabLab infatti non mettono solo a disposizione i macchinari, ma creano reti e comunità al cui interno si possono trovare le più disparate competenze e conoscenze. Gli associati ai FabLab spaziano da fotografi e designer a ingegneri meccanici, tutte persone con voglia di fare e di buttarsi su nuove idee da realizzare.

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La filosofia che fa muovere tutto è quella del DIY (Do It Yourself), ma anche quella dell’Open Source. Sono molti infatti i learning group che poi vengono condivisi anche con i non associati. Oltre a questi gruppi di apprendimento spesso si organizzano anche workshop su argomenti vari. Uno degli ultimi che è stato realizzato dal FabLab Messina verteva sul visual mapping. Avete presente quando quest’estate c’è stato il Kernel Festival dove venivano proiettate cose fantastiche sul Duomo della nostra città? Ecco, quei pazzi del FabLab Messina hanno fatto un workshop in cui insegnavano a farlo.
Ma quindi perché non si può non conoscere il FabLab Messina?

1) Perché è un luogo in cui puoi migliorarti. Chi si ferma è perduto, a maggior ragione nel 2016 dove chi rimane nella propria nicchia starà a galla per poco. Qualunque siano le tue competenze e le tue conoscenze al FabLab puoi migliorarne, acquisirne di nuove e perché no, condividere quelle che già hai acquisito. Tutto questo non stando sui libri, ma mettendo tutto in pratica su cose concrete.

2) Perché potrai “toccare” le tue idee. Come detto al FabLab Messina ci sono persone dai più differenti background, con cui confrontarsi, con cui scambiare idee e pareri, con cui crescere come individuo e magari anche a livello lavorativo. Attraverso questo incontro e grazie ai macchinari messi a disposizione dal FabLab (sono tanti e di molti non ne conosco manco il nome) potrai realizzare qualsiasi, o quasi, oggetto che ti passa per la testa!

3) Perché collaborano con UniMe. Il FabLab Messina è fortemente addentrato nel territorio messinese e certo non potevano non aver collaborato in qualche modo con la nostra università. In particolare hanno collaborato con #SmartMe, uno spin-off di UniMe che, detto banalmente, si occupa di rendere la nostra città di più intelligente attraverso l’erogazione di tutta una serie di servizi.

 

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Per saperne di più vi invito a passare dalla loro pagina facebook o a fare un salto direttamente al FabLab in Via S.Paolo dei disciplinanti 21!

 

Pietro Di Chio

di Redazione UniVersoMe

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