Non scrivete nulla e fermatevi. Sperate lo facciano anche quelli dietro

“Esattamente, che problemi avete?”. Una mia amica usa questa frase quasi di continuo per indicare una situazione di disagio, singola o comune, che coinvolge uno o più elementi della nostra comitiva. Sinceramente, frequentando questa persona un giorno si e l’altro pure per non sbagliare, alcune sue frasi spesso mi rimangono in testa ed in testa continuano a girarci. Per la precisione, l’enunciato posto tra virgolette sopra, nel weekend mi si è proprio marchiato a fuoco da tempia a tempia perchè, realmente, non comprendo i vostri problemi.
Spiegandomi, sabato sera, dirigendomi con un amico al compleanno proprio di questa ragazza, organizzato in un locale della riviera, becchiamo un posto di blocco. Non guidavo io, ma ugualmente i toni sono stati tra i più pacifici. Patente, libretto, assicurazione e buona serata, si riparte alla volta della litoranea. Al ritorno lo stesso guidatore che mi ha accompagnato mi scrive che ha incontrato un’altra pantera dei carabinieri, fermo di nuovo, altro giro altra corsa ma in questo caso tutto sereno, non aveva neanche bevuto. Ora, so che sono partito dal cretaceo per spiegarvi storia contemporanea, in sostanza, ma vorrei chiedere: perchè segnalare su gruppi facebook i posti di blocco?
Andando nel dettaglio, se un posto di blocco è logicamente piantato in una determinata strada, in un determinato giorno, in una determinata ora, un motivo c’è sicuramente. Lasciate perdere le barzellette sui carabinieri, che magari prendete tanto in giro e poi appena vi alzano la paletta sembrate usciti da Ascoli Piceno e quasi quasi con loro vi siete spartiti il sonno, di quanto diventate amichevoli. La salvaguardia della nostra e dell’incolumità altrui è fondamentale sulle strade. Non dico una birra, ma diversi bicchieri di troppo e le chiavi di una macchina non sono certo un binomio vincente. Quando ci si mette in strada con l’alcol ancora addosso si rischia di fare danni a sè stessi ed agli altri, di conseguenza se non si è in condizioni di tenere una condotta corretta, meglio far guidare o non guidare proprio.
Non è un gioco, e che sia nella mente di tutti la valenza di una vita: basta una frazione di secondo sbagliata, un momento fallace ed ecco che il danno è fatto, e non c’è nessun secondo bicchiere, nessuna seconda bottiglia da ordinare sperando sia meglio della prima. Ci sono solo tragedie, sofferenze, per entrambi le parti coinvolte, e conseguenze. Tralasciando l’ovvio reato, intralcio alla legge (è punito anche con la reclusione il sabotaggio di atti di controllo delle forze armate o di polizia), come fate a sentirvi tranquilli se magari, su di un gruppo, segnalate un posto di blocco evitando all’ubriaco di turno di passarci, portandolo a fare un’altra strada? Non avete scampato il pericolo, l’avete solo spostato.
Pensiamoci bene prima di scrivere, bere con gli amici e fare baldoria, perchè si, a 21 anni, come più o meno, è normale bere una birra con gli altri o le altre e poi magari non avere problemi per mettersi dietro ad un volante, ma non è normale diluire con un po’ di vodka e tonica l’esistenza di altri che, come noi, hanno pensato “va be’, sicuramente non succede nulla”. Mio nonno dice sempre “muto e ‘nzuppa”, alla siciliana, perchè se fai un danno paghi, e se devi pagarla cara, rimanendo a piedi, ci rimani. Sicuramente la volta dopo non lo farai più. Questo è però un lavoro che va fatto prima, a monte, e non dopo: a chi guida in stato d’ebbrezza la patente va ritirita prima e non dopo aver ucciso o ferito qualcuno. Quindi pensateci quando vedete un posto di blocco, rispettate le richieste degli agenti e sperate che quelli dietro di voi li fermino tutti, perchè una paletta in più, a volte, può salvarvi.
Claudio Panebianco, 
per una cugina morta sulla strada, per una vita
mischiata troppo con la vodka e l’acqua tonica

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