La verità

La verità qual è?

Quella su noi stessi, quella che non usiamo/osiamo raccontarci, quella che non abbiamo il coraggio di dirci.

Cerchiamo onestà negli altri, è una delle peculiarità che bramiamo per scegliere chi farci stare accanto e scartiamo chi classifichiamo come ”bugiardo”; siamo alla continua ricerca della verità anche nei mezzi di comunicazione, ma quando ci guardiamo allo specchio continuiamo a vedere quello che vogliamo vedere.

La paura di rivelarci a noi stessi è una maschera imbastita sul nostro volto, che indossiamo perfino quando siamo soli, perché non riusciamo a spogliarci di ogni bugia che ci rende un po’ più forti (o almeno così ci pare di essere) fuori, in quel mondo oltre noi stessi.

Mentire a noi stessi è l’unico modo possibile per liberarci dalla paura.

Quante volte ci siamo raccontati di essere felici, solo per persuaderci, solo perché la verità è che ci fa paura ammetterlo di non esserlo.

La verità è che non abbiamo il coraggio nemmeno di azzardare nelle nostre scelte, la verità è che spesso di fronte ai cambiamenti abbiamo voltato la testa perché è molto più facile restare in questa sorta di limbo statico che ormai è la vita a cui ci siamo arresi.

Brunori Sas canta “La verità” –  il cui testo è riassumibile in un climax ascendete la paura del cambiamento, la paura di mostrarsi a se stessi; riassume il nostro “rischio calcolato” di vivere o di morire.

Touché. Noi uomini siamo delle bestie abitudinarie, spaventate dall’entità di qualsiasi cambiamento.

Ed è questa la verità: il cambiamento ci affascina, ma la consuetudine non fa poi così paura e soprattutto non ci espone agli indomabili rischi di ciò che non si conosce.

Così ci adattiamo e raccontiamo a noi stessi quanto siamo contenti delle nostre scelte, quanto siano importanti quelle cose a cui ci aggrappiamo e in cui, in realtà, non confidiamo neanche più.

A questo punto viene da chiedere: cosa fa più paura? Essere se stessi senza costumi? O far rimanere la propria vita un miscuglio di abitudini che altro non diverranno se non rimorsi e rimpianti? Cosa terrorizza di più? La verità sulla propria esistenza o quella menzogna che andiamo a raccontare in giro e a noi stessi?

Abbiamo bisogno di coraggio. Di audacia per capire che serve essere felici, per oltrepassare il limite di quel burrone di incertezze e di speranze in cui vorremmo buttarci da troppo tempo; il fegato di prendere in mano la nostra vita senza più stare fermi a guardarci.

Dobbiamo rischiare di vivere, senza paura, con qualsiasi pericolo che ne seguirà. Scegliere di scegliere la nostra vita e di rivelarci qual è la nostra verità.

Jessica Cardullo

 

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