Perché i girasoli di Van Gogh stanno appassendo

Notte stellata, Vaso con quindici girasoli, La casa gialla sono alcune delle opere che hanno reso celebre il pittore olandese Vincent Van Gogh. Accolte nei musei più famosi vengono ammirate da migliaia di persone. Recentemente questo ambiente artistico si sta appoggiando sempre di più a quello scientifico. La degradazione delle opere ha fatto entrare in scena i chimici per comprendere al meglio il fenomeno e prevenirlo.

A rischiare il deterioramento sono i quadri di Van Gogh che contengono principalmente tonalità gialle. Uno di questi è Vaso con quindici girasoli, appartenete alla serie Girasoli.

Chimicamente, i pigmenti che il pittore utilizza, non sono altro che cromati, noti solitamente come gialli di cromo. Questi pigmenti sono molecole a base di cromato di piombo (PbCrO4 ) che presentano varie sfumature. La chimica ci spiega che la quantità di solfato (SO42-) presente influenza le tonalità di giallo. Maggiore è la quantità di solfato, più il colore tende ad un giallo più chiaro.

Da alcuni anni, i ricercatori hanno notato che le sfumature di giallo stanno diventando sempre più scure: virano verso un colore olivastro marrone. Eppure chi avrebbe mai immaginato che anche i girasoli dei dipinti di Van Gogh rischiassero di appassire!

A comprendere questo particolare caso sono stati i chimici. Attraverso una ricerca condotta sulla degradazione del colore giallo dei girasoli di Van Gogh, hanno spiegato la causa di questo fenomeno. Lo studio è stato effettuata nei girasoli conservati al Van Gogh Museum di Amsterdam. Attraverso metodi di analisi non invasivi, il gruppo di ricerca ha compreso come i colori siano cambiati nel tempo.

È stato dimostrato che i cromati sono molto sensibili alla luce, tendono infatti a degradarsi nel tempo e formare composti di colore verdastro.  Appare chiaro che sia la luce il principale nemico dei gialli di cromo.  In laboratorio sono stati condotti studi e hanno evidenziato che mostrano maggiore alterazione i pigmenti contenenti quantità di solfato maggiori del 50%.

Attraverso strumenti di analisi particolari il gruppo di ricerca è riuscito ad identificare diversi elementi dei pigmenti utilizzati e la loro distribuzione nel dipinto. Il piombo e il cromo risultano essere i principali componenti dei petali di girasole e del tavolo. L’elemento principale dello sfondo è lo zinco, che indica la presenza del bianco di zinco (ZnO). In alcune parti dei petali si è osservata la presenza di mercurio (Hg), arsenico (As), rame (Cu) e ferro (Fe); essi suggeriscono la presenza di altri pigmenti come rosso vermiglione, verde smeraldo e giallo ocra.

Essendo il giallo un pigmento molto utilizzato, appare molto chiaro che il quadro è fortemente esposto a degradazione. Lo studio preso in considerazione ci dimostra che è importante avere le giuste condizioni di illuminazione ai fini di preservare la qualità originale del dipinto. L’incontro tra arte e chimica permette di studiare a fondo i dettagli delle opere artistiche e capire come conservarle e proteggerle al meglio dall’azione del tempo. Insomma è solo questione di chimica!

Georgiana Florea

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