“Sradichiamo il sistema!”: lottare per l’ambiente è lottare per il nostro futuro

Nella giornata di ieri più di mille persone erano radunate a piazza Duomo fra studenti e studentesse, organizzazioni sociali, partiti, forze sindacali e svariate associazioni ambientaliste per dare un messaggio globale: dobbiamo cambiare rotta, e subito, prima di evitare un disastro planetario senza precedenti.

Il messaggio che è stato lanciato ieri, 24 settembre 2021, al sesto Global Strike for Future, iniziativa che va avanti dal 15 marzo 2019 (giorno della prima manifestazione internazionale che in Italia ha contato un milione di persone in tutte le piazze del paese) grazie al movimento globale Fridays For Future, non solo è chiaro ma rappresenta una nuova prospettiva nel leggere la questione climatica. La lotta per l’ambiente non è solo ecologica, ma coinvolge le istituzioni, la società civile, le disuguaglianze economiche e sociali, la generazione Z, il sistema di istruzione e i consumi. In gioco non c’è solo preservare l’ambiente, ma dare un futuro in cui tutte e tutti possano vivere in maniera dignitosa.

La manifestazione è stata segnata non solo da cartelloni e cori, ma anche da vari interventi delle associazioni partecipanti come Legambiente Messina, CGIL Messina, UDU Messina – Unione degli Universitari, Link Messina – Studenti Indipendenti, Puli-AMO Messina, Liberazione Queer+ Messina, Potere al Popolo Messina e l’Unione Inquilini. Significanti sono state anche le parole degli attivisti e delle attiviste del comitato territoriale di Fridays For Future Messina, che dopo anni sono riusciti a ricreare il movimento qua a Messina e a costruire una manifestazione che torni a far parlare di questo tema.
Dalle multinazionali che praticano “greenwashing” (ovvero usano la questione ambientale come facciata) ai percorsi educativi all’interno scuole e università, dalla questione ambientale nel mondo del lavoro e l’intersezione fra lotta transfemminista e ambiente, gli interventi delle varie organizzazioni hanno dato una prospettiva a trecentosessanta gradi della situazione cui ci troviamo.


Un altro momento intenso della manifestazione è stata la performance “Funerale della Terra”, in cui la Terra, rappresentata da una tomba fatta di cartone nero, viene portata in giro nella piazza a rappresentare la sua morte e rinascita nelle nuove generazioni che lottano per essa. Alla fine della performance, la portavoce di Fidays For Future Messina, Martina Celesti, ha letto una lettera scritta da “l’ultima persona rimasta sulla Terra” in cui si parla di ciò che il pianeta è stato per gli umani e come è stato distrutto da esso.

I moniti della comunità scientifica sono chiari, e abbiamo poco tempo per cambiare il sistema. Per questo abbiamo bisogno di queste manifestazioni, di questi giovani attivisti e attiviste, per dare un segnale chiaro a chi detiene il potere e cercare di fare noi, dal basso, la vera differenza.

di Michelangelo Bille

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