Bronzi di Riace, Foto realizzate da Saverio Autellitano, fonte unime.it
Bronzi di Riace, Foto realizzate da Saverio Autellitano, fonte unime.it

UniMe e l’app sui Bronzi di Riace ospiti della trasmissione Uno Mattina

Nella giornata di martedì 9 Novembre, l’Università degli Studi di Messina ha presentato l’Applicazione dedicata ai Bronzi di Riace  basata sulla tecnologia 3D. La conferenza stampa si è svolta presso la Sala Senato dell’Ateneo peloritano alla presenza del  Rettore, Professore Salvatore Cuzzocrea, il Professore Daniele Castrizio, Ordinario di Numismatica, il Professore Massimo Villari, Delegato all’ICT dell’Ateneo peloritano, il Professore Francesco Pira Delegato alla Comunicazione di UniMe ed il Dottore Saverio Autellitano, grafico.

L’App è stata anche presentata il giorno successivo nel corso della trasmissione Uno Mattina, in onda su Rai1.

Come nasce l’app sui Bronzi di Riace 

L’App, frutto di una collaborazione tra UniME e il Dottore Carmelo Malacrino, Direttore del Museo di Reggio Calabria e il suo staff, è un importante strumento didattico sviluppato dai docenti Daniele Castrizio, Massimo Villari e dai loro collaboratori.

Grande entusiasmo espresso anche dal Rettore Professore Salvatore Cuzzocrea:

Si tratta di un progetto molto ambizioso che rappresenta un motivo d’orgoglio e, allo stesso tempo, un punto di partenza mediante il quale partecipare ai bandi utili a rendere fruibili tutte le opere pubbliche e quelle d’arte a 360 gradi.

A cosa serve e come usare l’app 

Il Professore Castrizio ha spiegato così:

Questa App, facile da usare ed esplorare, rappresenta un tentativo di viaggio nel tempo che potrà essere riproposto ed esportato su scala mondiale. Grazie al suo utilizzo chiunque sarà in grado di mettere a confronto i Bronzi di oggi con quelli originari e di poter ‘conoscere l’arte per tutelarla.

L’app, prossimamente disponibile negli store online, si basa sulla tecnologia 3D per la modellazione e ricostruzione degli elmi, delle lance, degli scudi e del presunto colore originario. Nonostante l’ottimo stato di conservazione dei guerrieri  A e B, questi elementi risultano mancanti. L’app consentirà ai visitatori del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria di osservare i Bronzi di Riace nelle loro fattezze originarie semplicemente puntando lo smartphone sulle statue.

Le potenzialità sono state così commentate dal Professore Villari:

Inquadrando ciascuna statua il programma permette di poterla ammirare come doveva presentarsi nel momento della sua realizzazione, corredata di tutti gli attributi iconografici che consentivano ai nostri antenati di capire chi rappresentasse e che storia stesse raccontando.

L’app presentata ad Uno Mattina 

L’Applicazione sui Bronzi di Riace è stata presentata l’11 Novembre nel corso del programma Uno Mattina,  in onda su Rai1.  Il servizio realizzato da Paolo Digiannatonio ha visto gli interventi del Rettore dell’Ateneo messinese e del prof. Castrizio in collegamento dal Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Di seguito le parole del professore Castrizio, durante una dimostrazione delle funzionalità dell’app:

Quando i bronzi sono stati realizzati, a metà del quinto secolo A.C. avevano un colore d’oro. Ci siamo chiesti: perché i Bronzi dovevano avere questa colorazione così costosa? […] per farli diventare biondi.

Qui il link per rivedere la puntata: Unomattina – Puntata del 10/11/2021 (min. 55 – 106)

 

Elidia Trifirò

di Redazione #helpME

Risponde alle domande ed ai bisogni degli studenti, informandoli delle varie attività curriculari ed extracurricolari che UniMe offre.

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