Valentina Casella - ©Valentina Pellitteri 

#NextGenerationMe – Nakei Boutique: l’arte tra resina e fiori

Ben ritrovati nel nostro filone di interviste #NextGenerationMe. Oggi andremo alla scoperta del mondo di Valentina Casella, l’artigiana proprietaria di Nakei Boutique.

Parlaci di te: chi sei? Quanti anni hai? Dove ti sei formata? Cosa fai nella vita?

– Ho 33 anni e ne faccio 34 a luglio. Nasco come archeologa, laureandomi all’Università di Messina, in Beni Culturali, curriculum archeologico. La specializzazione l’ho fatta a Lecce, in Archeologia Classica, e, successivamente, ho frequentato una Summer school in Antropologia Fisica e in Paleopatologia, perché comunque sempre ho avuto a che fare con il mondo dei morti. A maggio, infine, mi sono dottorata in Scienze storiche, archeologiche e filologiche e, nel frattempo, fortunatamente ho sempre collaborato con un professore della mia università e avuto dei contratti di lavoro per lo scavo.

Non mi sono effettivamente formata, a livello universitario, in Botanica. Quando ho tempo, seguo un corso online.

 

Nakei Boutique
Valentina Casella. ©Valentina Pellitteri

Da dove è nata questa passione per i fiori?

– Da mia madre e in casa. Era in grado di far crescere una pianta di pomodori in un vasettino. Coltivava anche la lattuga e avevamo pure una pianta di banano. Ho delle foto di quando ero piccola con questa selva di camomilla, di margherite e di ortensie. Basta guardarle per capirne la proporzione e per comprendere la cura che mia madre dedicava loro. È ancora oggi la donna dei fiori. La mia passione per la florigrafia è dovuta, invece, a mio padre.

Eravamo molto diversi in alcune cose e in altre fin troppo simili, tanto che ci scannavamo come cani. Essendo entrambi molto orgogliosi, quando litigavamo non riuscivamo mai a dirci scusa apertamente. Quando succedeva, mandava sempre a casa un mazzo di rose rosse con una sola rosa bianca al centro, senza un messaggio scritto. Dopo le prime volte, gli domandai il suo significato e lui mi rispose “Vuol dire ti chiedo scusa”.

Mentirei se dicessi che Nakei Boutique è una cosa solo mia: nasce come conseguenza di due mondi, quello di mia madre e quello di mio padre, e di ciò che mi hanno insegnato e trasmesso.

Dall’album dei ricordi, Valentina da piccola tra i fiori della madre
Valentina da piccola tra i fiori della madre – © Valentina Casella

Dove reperisci i fiori?

Per lo più li raccolgo e li coltivo, perché mi piace curarne la crescita fino alla fine.

Ci tengo molto a dire che vi sono delle piante protette come, ad esempio, i ciclamini selvatici, che non vanno assolutamente raccolte. Li coltivo personalmente nella mia terrazza, ma la zolla di terra in cui li ho piantati mi è stata regalata da una mia follower.

Inoltre, si recidono i fiori in un determinato modo e con rispetto, se ne raccolgono non più di quelli che servono e se si può, si dà qualcosa in cambio.

C’è stato un periodo in cui i fiori li ho anche comprati, però soltanto da due rivenditori che conoscevo personalmente e per esigenza, dato che non potevo rispondere alla domanda che ricevevo.

C’è qualche gioiello a cui sei particolarmente legata?

Una delle caratteristiche di Nakei Boutique è che chiunque può scrivermi e chiedermi un gioiello personalizzato, realizzato con i fiori che quella persona ha e mi manda, o con quelli che scelgo per lei, dopo aver ascoltato la sua storia. È stata dura quando mi ha contattata una ragazza che aveva perso il suo bambino per un aborto spontaneo. Per lei feci un ciondolino con la carota selvatica bianca che, in quel caso, aveva il significato di conforto e di buon auspicio per il futuro, un bordo di non ti scordar di me, per simboleggiare l’amore verso questo bambino che non c’era più, ma anche per se stessa e poi, al centro la nebbiolina che, in inglese, si chiama baby’s breathe, ovvero respiro di bimbo. Quando ti ritrovi il messaggio di risposta di persone in lacrime, capisci che ne vale la pena.

 

Creazioni di Nakei Boutique – ©Valentina Casella 

C’è qualche tradizione locale floreale a cui sei legata?

– Sì: l’asfodelo. È un fiore bianco, a grappolo, con un apparato fogliare molto lungo e con un fusto che veniva definito da Plinio il Vecchio come lo scettro dei re. È infestante e lo abbiamo disseminato ovunque nel nostro territorio. Sono molto molto legata all’asfodelo perché è stata la dimostrazione che nulla accade per caso.

Sono un’archeologa funeraria! Dovete immaginare la mia faccia quando ho scoperto da ragazza che un fiore che io amavo alla follia era, nell’antichità, uno dei fiori più connessi al mondo dei morti e delle sepolture.

Creazioni di Nakei Boutique – ©Valentina Casella

Hai molti follower su Instagram, più di 38mila, che rapporto hai coi social? e come parli lì delle tue creazioni?

Non amo i social. Se non fossi stata costretta, perché per forza di cose quando vuoi vendere online devi farti conoscere, non avrei scelto questo canale di comunicazione. Quando ho registrato il marchio di Nakei Boutique alla Camera di Commercio, la signora che ha curato la pratica mi ha raccomandato di iscrivermi su tutti i social.

Quando l’ho fatto, ho deciso di mettermi a nudo e parlare di tutto quello che riguarda la mia vita, che sia del brutto vizio della dermatillomania o che sia il mio problema con la scuola guida. In questo modo fai sentire meno solo chi ti segue e allo stesso tempo, vedendo centinaia di persone che condividono la tua stessa paura, ti senti meno sola tu stessa.

Cosa significa il nome Nakei Boutique?

– Non significa nulla. É il nome del mio lupo, il mio animale guida. Ho scoperto però, che Nakei ricorda un termine lakota, ovvero nakoa, il cui significato è legato alla donna e alla sua sacralità.

Nakei Boutique
Creazioni di Nakei Boutique – ©Valentina Casella

 

Dove possiamo reperire le tue opere oltre che online?

– Se si è di Messina, ci si può benissimo incontrare di persona. Sennò, si possono reperire da alcuni rivenditori fisici. Un posto in cui si possono trovare le mie creazioni è in Portogallo, in un museo dell’orologio.

Da questa collaborazione, è nata l’idea di creare una mia collezione personale, di cui il nome non sono ancora sicura, realizzata con gli ingranaggi di orologi lasciati dal mio nonno materno, che era anche un orologiaio.

 

Valeria Vella

Corinne Marika Rianò

Nakei Boutique sui social:

https://www.instagram.com/nakei_boutique/

https://www.facebook.com/Nakeiboutique/?locale=it_IT

 

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