La bellezza invisibile della città

Vi capita mai di girovagare per la libreria alla ricerca di un libro da leggere? E ancora, vi capita mai di non sapere proprio decidere tra due libri?

Non vi dirò quel era la seconda scelta ma sicuramente la prima scelta è stata “Le città invisibili” di Italo Calvino. Ciò che mi convinse fu la “fine del romanzo”, lo scrivo tra virgolette poiché effettivamente leggendolo non c’è una fine univoca ma si vedono finali dappertutto, diceva più o meno così:

L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio”.

Una serie di città reali e città immaginarie raccontate da Marco Polo, frutto dei suoi viaggi e della sua immaginazione, che ogni sera appagano la curiosità dell’Imperatore dei Tartari Kublai Khan. Il dialogo tra questi due si suddivide in 9 capitoli con un’ulteriore divisione interna: 55 città con nomi di donne, suddivise in 11 categorie (dalla città della memoria alle città nascoste). Al suo interno si susseguono evocazioni di luoghi leggendari, contraddizioni umane, follia, le vie dell’immaginazione si intrecciano con quelle della realtà, il lettore vedrà queste città sorgere davanti ai suoi occhi.

Viaggi per rivivere il tuo passato?- era a questo punto la domanda del Kan, che poteva anche essere formulata così: Viaggi per ritrovare il tuo futuro? E la risposta di Marco:- L’altrove è uno specchio in negativo. Il viaggiatore riconosce il poco che è suo, scoprendo il molto che non ha avuto e non avrà

Calvino non fa che spingere l’individuo a guardarsi intorno, riflettere sulle persone vicine e far capire che, piuttosto che legarsi passivamente alle persone potenti in maniera uguale, l’individuo deve scegliere con attenzioni chi avere accanto e sapergli dedicare tempo e spazio. E forse prendersi cura di questi ultimi.

Consigliato a chi è alla ricerca di un posto per sé, una città su misura per tutti coloro che hanno il desiderio di scappare dal passato e lasciare che un nuovo futuro prenda piede. Sarà fantastico scoprire come il passato lasciato alle spalle può essere il presente di qualcun altro.

Serena Votano

di Redazione UniVersoMe

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