Anche il Caio Duilio si aggiunge agli istituti cardioprotetti

 

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Dopo il Bisazza e l’Archimede, un defibrillatore è stato donato anche all’Istituto Nautico “Caio Duilio” dal dottor Giovanni Sorrenti, padre del giovane Giuseppe che lo scorso ottobre, per un arresto cardiaco durante una partita di calcetto, ci ha tragicamente lasciati. Un nobile gesto per omaggiare la scomparsa del figlio, e al tempo stesso un altrettanto nobile atto per prevenire il numero di morti per arresto cardiaco improvviso.  

La famiglia Sorrenti e gli amici vicini al giovane ingegnere Giuseppe si sono mobilitati a raccogliere i fondi per l’acquisto di defibrillatori destinati sia agli istituti scolastici sia alle organizzazioni sportive. 

Con il solidale proposito di contrastare gli arresti cardiaci, l’iniziativa è parte di “Scuola Cardioprotetta: un cuore di città, un’onda d’amore: come intervenire nell’arresto cardiaco”, un progetto di cardioprotezione che, coadiuvato da una rete di soccorso del 118, si impegna nella lotta di queste problematiche cardiache 

Durante la conferenza stampa che ha preceduto la donazione, il dottor Sorrenti ha spiegato come intervenire tempestivamente nel caso in cui insorgesse un caso di arresto cardiaco. Anche la dirigente scolastica dell’istituto, la professoressa Maria Schirò, ha sottolineato l’importanza di dotarsi di questi strumenti per favorire questi atti di responsabilità verso il prossimo e per accrescere la prevenzione degli arresti cardiaci improvvisi che, purtroppo, nel nostro paese, presentano un’incidenza da non trascurare. 

 

Antonino Giannetto

di Redazione Attualità

Rubrica di long form journalism; approfondimento a portata di studente sulle questioni sociali, politiche ed economiche dall’Italia e dal mondo.

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