Il nuovo DPCM: riaperture, proroghe e quel messaggio all’Europa

Ripartire ma con cautela”, queste le parole usate dal Premier Giuseppe Conte nel corso della conferenza stampa tenutasi a Palazzo Chigi nella serata di ieri.

 

Il 13 Aprile scadrà il DPCM del 22 Marzo e, con l’entrata in vigore del nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, inizierà la cosiddetta “Fase 2”. Così è stata definita dal governo quella fase transitoria durante la quale, successivamente al blocco totale disposto con le precedenti disposizioni, i principali settori del tessuto economico e sociale inizieranno gradualmente a ripartire.

Dopo più di un mese di lockdown appare chiaro che il ritorno alla normalità non potrà essere immediato. Nonostante i numeri della protezione civile non manchino di sottolineare un trend positivo, numerosi esperti avvertono che il rischio derivante da un calo dell’attenzione generale, dovuto alla falsa percezione che la fase acuta sia ormai alle spalle, sia un pericolo attuale e concreto.
Eliminare le restrizioni o ridurle drasticamente comporterebbe quasi sicuramente un “contagio di ritorno”, ipotesi resa ancor più concreta dalla presenza nel mese di aprile dei tradizionali esodi di Pasqua e del ponte del 1° Maggio, momenti di ritrovo che si assommeranno alle tante privazioni che questo 2020 ci ha imposto.

Il nuovo DPCM entrerà in vigore il 14 Aprile e prorogherà le misure di isolamento fino al 3 Maggio.

Non mancano però, come detto, le novità. Inizieranno una serie di riaperture in alcuni settori specificatamente individuati tra quelli a basso rischio: le librerie e le cartolibrerie, i negozi di vestiti per bambini e neonati, le lavanderie e le macchine per la distribuzione delle bevande. Anche imprese legate alle filiere produttive essenziali (alimentare, farmaceutica e sanitaria). Dovranno però essere rispettate le misure di sicurezza previste per contenere il contagio da coronavirus e che già da un mese trovano attuazione nei supermercati: gli ingressi dovranno essere scaglionati, all’interno dei locali la distanza tra le persone dovrà essere di almeno un metro e mezzo e la dotazione di guanti e mascherine per il personale, che lavora a contatto col pubblico e per quello addetto agli atti amministrativi, sarà obbligatoria.
Ancora, le attività di silvicoltura e varie attività forestali tra cui l’industria del legno, la fabbricazione di macchine per l’agricoltura, il commercio all’ingrosso di fertilizzanti e di altri prodotti chimici per l‘agricoltura.

Per gli spostamenti, in particolar modo sui mezzi pubblici, continueranno a rimanere in vigore le regole sul distanziamento sociale attualmente vigenti e che dovranno essere rispettate in tutti i luoghi.
Le scuole, invece, rimarranno chiuse il più a lungo possibile, dando prioritaria attenzione all’individuare soluzioni specifiche per lo svolgimento degli esami di maturità e la valutazione di studenti con eventuali insufficienze. Gli acquisiti online potranno essere effettuati senza limitazioni.

Rimarranno chiusi bar, ristoranti, pub e discoteche. Niente eventi e attività sportive, anche gli allenamenti dei professionisti.

Infine, a margine della conferenza stampa, il Premier Conte ha voluto sottolineare l’impegno del governo italiano in Europa. In particolar modo chiarendo la posizione dell’esecutivo sul MES (Meccanismo Europeo di Stabilità): quest’ultimo infatti non sarebbe lo strumento adatto a fronteggiare – come invece sostenuto da Germania e Paesi Bassi- il difficile impegno economico che i Paesi dell’UE debbono affrontare. Ribadisce inoltre come solo l’ipotesi della costituzione di un fondo finanziato unicamente dagli, oramai famigerati, Eurobond potrebbe effettivamente garantire una risposta coesa da parte di tutta l’Eurozona.

Filippo Giletto

di Redazione Attualità

Rubrica di long form journalism; approfondimento a portata di studente sulle questioni sociali, politiche ed economiche dall’Italia e dal mondo.

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