Il 24 agosto è la festa ufficiale del patrono di Lipari e Santo protettore delle Isole Eolie: San Bartolomeo.
Bartolomeo (più comunemente chiamato Bartolo), il cui vero nome era Natanaele, è il patronimico derivante dall’aramaico Bar-Talmai (figlio di Talmai). Egli era uno dei dodici apostoli di Gesù. Non tutti conoscono, però, la sua storia e le festività a lui dedicate.
La storia
La storia di San Bartolomeo vede il Santo come un portatore di fede: egli convertì molti fedeli in Asia. Questo scatenò la furia dei pagani in Armenia, che lo uccisero tremendamente, scorticandolo e poi decapitandolo. Dopo la sepoltura, ci furono numerosi miracoli che incrementarono la devozione dei fedeli. Infastiditi, gli infedeli posero le spoglie del Santo in una cassa di marmo e la gettarono in mare per fare in modo che i cristiani non potessero più mostrargli la propria fede.
Un miracolo avvenne: la pesante cassa galleggiò e giunse alle coste dell’isola di Lipari, accolta da Agatone, primo vescovo dell’isola, il quale era stato avvisato in sogno dell’arrivo delle spoglie. Da quel momento in poi, San Bartolomeo divenne il patrono delle Isole Eolie.
Il Santo ha sempre protetto e continua a proteggere gli eoliani anche se, in seguito alla quasi totale distruzione della comunità da parte dei saraceni nell’anno 840, le sacre reliquie furono trafugate e portate prima a Benevento, poi a Roma.

San Bartolomeo a Lipari
Nella Cattedrale di Lipari è possibile ammirare la statua d’argento a dimensioni d’uomo che rappresenta il Santo. Questa fu realizzata nel 1728 grazie ad una colletta della popolazione. La cattedrale custodisce anche il Sacro pollice del Santo (unico frammento rimasto dalle reliquie) e il “Vascelluzzo d’argento”, una navicella realizzata nel 1930, che custodisce al suo interno una parte della sua pelle.

Le quattro ricorrenze annuali
San Bartolo, a Lipari, si festeggia in quattro date diverse per ringraziare la sue benevolenza.
La prima ricorrenza si tiene il 13 febbraio: si tratta di San Bartolo dei pescatori. Per l’occasione si assiste, nella piazza di Marina Corta, alla pubblica asta dello stendardo, conteso dalle famiglie di pescatori. La famiglia che offre di più darà l’opportunità ad un proprio membro di portare lo stendardo durante la processione e ne diventerà custode fino all’anno successivo.
Il 5 marzo è la festa di San Bartolo dei contadini. Questa data vuole ricordare i miracoli compiuti dal Santo, il quale ha fatto approdare a Lipari, durante la carestia del 1824, un vascello carico di grano. In questo modo gli abitanti hanno avuto modo di sfamarsi, evitando morte certa. Da qui l’idea di costruire il Vascelluzzo in argento.
Il Santo, inoltre, ha evitato alla popolazione di Lipari il pericolo del terremoto che, nel 1894, ha colpito la Calabria meridionale e la Sicilia. In onore di ciò, il 16 novembre si festeggia San Bartolo dei terremotati. I danni causati dal terremoto non furono gravi nelle Isole Eolie. A Lipari un maremoto allagò la contrada di Marina Lunga ed è per questo che la processione raggiunge tale luogo.
La festività del 24 agosto è la ricorrenza più celebre e attira moltissimi turisti. Durante questa festa, che inizia il 21 agosto, il centro urbano e la cattedrale vengono illuminati a festa, si tengono diverse manifestazioni a cui partecipano cantanti e gruppi musicali e vengono istituite delle bancarelle in piazza Marina Corta. Tutto questo riguarda la parte mondana. Dal punto di vista religioso, assistiamo alla processione del Simulacro, del Vascelluzzo e della Santa reliquia per le vie di Lipari. La festa si conclude con i bellissimi fuochi d’artificio.

Eleonora Bonarrigo
Fonti:
siciliainfesta.com/feste/festa_di_san_bartolomeo_lipari.htm
.estateolie.net/it/isole-eolie/san-bartolomeo-lipari-la-sua-storia/
Immagine in evidenza:
San Bartolomeo – Fonte: ©Eleonora Bonarrigo, Lipari 2018