Piove a dirotto sull’angelo del campanile,
mentre cammino sotto un cielo terso,
vengo trafitto da migliaia di spine,
nessun segno di Dio,
ma solo un altro singhiozzo.
Ogni minuto è un pugno di terra
gettato sulla mia tomba,
guarda come lotto,
guarda ciò che perdo,
sono fatti di lacrime e sangue
i miei giorni all’inferno.
Mentre Messina sembra sparire,
vorrei solo amarti per sempre
sotto questa pioggia
che non vuole finire.
Gaetano Aspa
*Immagine in evidenza: illustrazione di Marco Castiglia