Scimmia torna a camminare grazie ad un chip wireless

La maggior parte delle persone ha un animale domestico. Tale animale si comporta da animale: mangia, dorme, gioca, è più o meno interessato alle coccole, ci fanno sicuramente tanta tanta compagnia.

Possiamo affermare un’altra cosa con assoluta certezza: con i nostri animali domestici non possiamo interfacciarci tramite Wi-Fi. Ovvero, non possiamo mandare un segnale a Fuffi che gli dica ‘’Vai, esci, fai i bisogni e torna’’.

Ancora: se il vostro cane, gatto, cincillà avesse un incidente e rimanesse semiparalizzato o paralizzato, voi cosa fareste? La maggior parte risponderebbero: tutto. Ed è proprio così: fareste di tutto. Anche impiantare dei cavi elettrici nel vostro amico a quattro zampe, se questo consentirebbe di ripristinare la sua funzionalità motoria.

È quello che è stato fatto sulla scimmia Macacus Rhesus: le sono stati impiantati dei chip elettrici che hanno consentito all’animale di ricominciare a muoversi.  La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Nature ed è stata fatta presso il Politecnico Federale di Losanna (EPFL).

Come funziona?

Nello studio, due macachi rhesus con lesioni spinali, che impedivano il controllo di un arto, sono riusciti a camminare di nuovo grazie a un “ponte” realizzato tra la corteccia motoria (il centro del movimento nel cervello) e i nervi dell’arto paralizzato.

Le lesioni al midollo spinale bloccano il passaggio dei segnali elettrici che dal cervello consegnano istruzioni ai nervi responsabili del movimento degli arti. Sono ferite che raramente guariscono e che causano varie forme di paralisi.

Questo “ponte” (chip) impiantato nel cervello delle scimmie, registra l’attività elettrica dei neuroni, i quali mandano le “istruzioni” alle gambe. In seguito viene inviato il messaggio ad un computer esterno  mediante il WiFi, che lo inoltra ad un generatore di impulsi, stimolando così i nervi e quindi le gambe delle scimmie (c’è comunque un’immagine sotto che spiega il tutto)

La cosa sorprendente è che, in sei giorni circa, le scimmie sono tornate a camminare, anche se non perfettamente.

Potrà essere usato sull’Uomo?

Eeeh mi sa che ancora ci vorrà del tempo. Il fatto è che a differenza dei macachi gli uomini sono bipedi e fanno movimenti più articolati (es. evitare ostacoli o cambiare direzione), quindi hanno bisogno di tecnologie più sofisticate. Tuttavia c’è speranza, non temere, perché  la tecnologia utilizzata per stimolare il midollo spinale è la stessa di quella utilizzata nella stimolazione cerebrale profonda del morbo di Parkinson, questo potrebbe semplificare l’inizio dei test sugli esseri umani.

Che dire mi sembra un enorme passo avanti per la scienza, una tecnologia che solo qualche anno fa sarebbe sembrata futuristica e che potrebbe risolvere problemi enormi e risollevare la vita di molte persone, o animali.

Elena Anna Andronico

Riccardo Figliozzi

di Redazione UniVersoMe

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