The whale
Scena del film. Fonte: Protozoa pictures, A24

Waiting for Oscar 2023: The Whale

Il massimo dei voti per un film perfetto in tutto. – Voto UVM: 5/5

 

The Whale è un film del 2022 (qui in Italia, è arrivato lo scorso 23 Febbraio) diretto da Darren AronofskyRequiem For A Dream, Il Cigno Nero, Madre!). Il film è l’adattamento cinematografico dell’opera teatrale scritta da Samuel D. Hunter (ed anche sceneggiatore di questo film). La pellicola è stata proiettata per la prima volta alla 79° Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia, dove è stata accolta da una standing ovation di ben sei minuti; ha anche ricevuto 3 Candidature agli Oscar 2023 (Miglior Attore Protagonista, Miglior Attrice Non Protagonista e Miglior Trucco E Acconciatura).

L’attore protagonista è Brendan Fraser ( la trilogia de La Mummia, “Crash – Contatto Fisico”). Dopo un periodo di ritiro dalle scene dovuto a problematiche personali, il ruolo di “The Whale” gli ha fatto avere non solo una rivalsa personale, ma anche un’acclamazione dalla critica e dal pubblico, oltre che la Candidatura Agli Oscar 2023 come Miglior Attore Protagonista. In questo film, è affiancato da Sadie Sink (Max nella serie Stranger Things), Ty Simpkins e Hong Chau.

The whale
Brendan Fraser nel film. Fonte: Protozoa pictures, A24

Una vita al limite

Charlie (Brendan Fraser) è un uomo caduto in depressione per una serie di vicende personali e questo lo ha portato ad avere un’obesità eccessiva. E’ un professore universitario e per via della sua condizione, svolge le sue lezioni in via telematica e con la webcam spenta, per non farsi vedere dai suoi studenti. Le sue condizioni lo stanno portando sempre di più ad un aggravamento per la sua salute, tanto che rischia di morire da un momento all’altro.

L’infermiera Liz (Hong Chau), nonché unica sua amica, lo assiste ed insiste nel convincere Charlie a farsi curare. A quest’ultimo non importa più di sé stesso, ma nonostante ciò è un uomo buono e l’unica cosa di cui gli importa sul serio è sua figlia Ellie (Sadie Sink). Ellie è una ragazza dal carattere difficile che è stata abbandonata da Charlie anni fa, ma lui cercherà in tutti i modi di recuperare il rapporto con lei e di aiutarla nei suoi problemi.

The Whale è un film che parla di obesità?

ASSOLUTAMENTE NO. Può sembrare che si parli di questo, ma in realtà il film vuole raccontare tutt’altro. L’obesità non è il fulcro centrale del film, ma solo un contorno di esso. “The Whale” parla di depressione e di tentativo di suicidio, ma il protagonista cerca di farlo nel modo più lento che egli conosce: mangiando di continuo cibi ad alto contenuto calorico.

Se si legge la traduzione letterale del titolo (Whale = Balena), si pensa che si riferisca al protagonista e alla sua condizione fisica, ma non è così. E’ un riferimento a Moby Dick, il romanzo di Herman Melville. Per chi ha letto il romanzo, Melville aveva rappresentato la “Balena Bianca” come il “Male Assoluto”. La lotta tra Achab e la Balena, secondo Melville, era l’ennesima lotta tra il Bene e il Male. Non era una semplice caccia alla balena, era una continua ricerca dell’ignoto che l’uomo non incontrerà mai. Era un romanzo che scavava nella profondità dell’animo umano con continui dilemmi interiori e la continua ricerca della possibilità di riscatto e di una nuova speranza.  Ecco, i due poli opposti del romanzo sono rappresentati su Charlie. La “Balena” è una parte oscura di sé stesso, che si manifesta in quel divano in cui Charlie cerca di farsi del male in quel modo, per via della depressione, ma allo stesso tempo cerca anche la redenzione (altro elemento importante del film) e lo cerca nell’unica cosa di cui gli importa: sua figlia.

The whale
Sadie Sink nel film. Fonte: Protozoa pictures, A24

Il miglior film di Aronofsky?

Aronofsky è noto per essere quel regista che ha diretto dei film che si focalizzano su temi surreali, psicologici e melodrammatici. Definire “The Whale” il migliore in assoluto della sua filmografia forse è troppo, perché ha diretto film di ogni tipo e ha dimostrato di essere un regista quasi completo. Però, il suo ultimo film è uno dei più riusciti. Ha dimostrato che con un budget più basso rispetto a quello di alcuni blockbuster costosi, si può puntare molto sulla qualità e rendendola alta, nonostante la presenza di pochi (e buoni) attori e l’unico luogo fisso. Stavolta, sembra che punti più a colpire emotivamente a tutti i costi e ci riesce perfettamente, perché il film è veramente commovente. Tanto da far piangere, davvero.

Brendan Fraser vincerà l’Oscar?

La vittoria potrebbe davvero essere il suo riscatto. Ma al di là di questo, la sua interpretazione in “The Whale” fa venire la pelle d’oca. Si discosta dal ruolo di uomo coraggioso presente nella saga de “La Mummia” per interpretare Charlie, un uomo che, nonostante tutto quello che ha passato, resta buono e pronto a vedere il bene nel prossimo (anche quando sembra che non ci sia), tranne che per sé stesso perché pensa erroneamente di non meritarsi nulla. Al di là della possibile vittoria o no, resta comunque una grandissima performance.

 

Giorgio Maria Aloi

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