Speciale FRU 2019: diario di bordo – giorno 1

I cinque speaker di Radio UniVersoMe sono partiti con una valigia carica di adrenalina, emozione, e tanta voglia di imparare e mettersi in gioco nell’evento che chiama a raccolta tutte le emittenti radiofoniche universitarie italiane. Taccuino e penna alla mano, i nostri fantastici 5 (Francesco Burrascano, Giuseppe Cannistrà, Alessio Caruso, Elena Perrone, Ilaria Piscioneri) ci hanno raccontato le loro prime testimonianze sul FRU, che si sta rivelando all’altezza di tutte le alte aspettative e sta rappresentando un’opportunità formativa per i nostri giovani speaker.

©UVM, FRU 2019 festival delle radio universitarie italiane, Università degli Studi Roma Tre

La prima giornata è cominciata subito a pieno regime con una cerimonia di apertura e i saluti di due delle personalità che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento: il Rettore dell’Università degli Studi Roma Tre Prof. Luca Pietromarchi, e Martina Esposito, presidente RadUni.

©UVM, FRU 2019 festival delle radio universitarie italiane, Università degli Studi Roma Tre

È seguita una sessione plenaria in cui ospiti del calibro di Giorgio Zanchini (Rai Radio 1), Massimo Giannini (Radio Capital), Maria Latella (Radio 24) e Caterina Moser (Europhonica e RadUni) hanno proposto un confronto sulla trattazione del tema dell’Europa in radio. A proposito di spirito europeo e di Europhonica, inevitabile è stato il ricordo e il tributo dedicato ad Antonio Megalizzi, giornalista e speaker per Europhonica (il format internazionale delle radio universitarie europee), rimasto vittima l’11 dicembre scorso in un attentato a Strasburgo. Per questo motivo il festival quest’anno assume una connotazione ancora più profonda, con l’intento di perpetuare l’impegno di Antonio e sensibilizzare sul concetto che l’Europa non è politica estera, ma domestica. La sollecitazione sembra essere proprio pertinente, in coincidenza con le elezioni europee di qualche settimana fa, argomento ancora caldo. La riflessione suggerita è che dovrebbe essere interesse di tutti sentirsi coinvolti nelle dinamiche d’attualità europea, soprattutto noi giovani figli di una generazione sempre più proiettata verso l’internazionalizzazione, e per questo rinominata “generazione erasmus”.

©UVM, FRU 2019 festival delle radio universitarie italiane, Università degli Studi Roma Tre

In un workshop successivo alla plenaria dal titolo “Radio o Audio”, Mirko Lagonegro (Digital MDE Audio strategy) e il Prof. Tiziano Bonini (Università di Siena) hanno dibattuto sul rapporto tra audio e radio, interrogandosi sulla funzione e i valori che può assumere la radio, come strumento dal forte potere comunicativo. È stata anche analizzata la questione delle trasmissioni radiofoniche in podcast, valutando se questi ultimi possano essere delle soluzioni adatte per il target al quale si rivolgono le radio universitarie. Durante la conferenza, tra i vantaggi e gli svantaggi emersi riguardo all’uso dello strumento podcast, è stata specificata la necessità di saper costruire un’audience di ascoltatori presenti e partecipi, ancora prima di divulgare i podcast. La giornata si è conclusa con un workshop sulla potenza della voce, in cui sono intervenuti i vincitori del Prix Italia, che da 70 anni premia i programmi radio che riscuotono più successo. Ad allietare le ore serali è stato un concerto sulle note di brani cantati da Renzo Rubino, The Shalalalas, Silvia Oddi e The Leading Guy.

Giusy Boccalatte

di Giusy Boccalatte

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