American Crime Story- The People Vs OJ Simpson: quando la TV fa luce su aspetti taciuti

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E’ arrivata in Italia, da quasi un mese, una storia che in America ha letteralmente fatto andare “blew people’s minds” cioè fuori di testa le persone : stiamo parlando di American Crime Story “The People vs OJ Simpson”.
La serie rientra nel genere antologico criminale e racconta il caso di cronaca nera che vede protagonisti l’ex giocatore di football OJ Simpson , l’ex moglie Nicole Brown e un cameriere di nome Ronald Goldman. Gli ultimi due furono trovati morti nel giugno del 1994 all’ingresso della casa di Nicole Brown.
Per una serie di prove trovate dai poliziotti nei dintorni della casa del giocatore questo fu il primo indagato. Il fatto iniziò ad avere grande risonanza mediatica, sopratutto quando fu emesso il mandato di arresto contro OJ e il giocatore, insieme a un amico, scappò sulla sua Ford Bronco in un inseguimento che divenne famosissimo. Una nazione si fermò: la finale della NBA fu trasmessa in un quadratino rispetto alle riprese delle macchine che correvano sulla interstatale 405.
Fu un caso storico sia a livello mediatico che di tematiche, anche se il primo ebbe più influenza. OJ Simpson era un uomo conosciuto, sia per lo sport che per l’interpretazione in “Una pallottola spuntata”,  amato da tutti e di colore per cui, inutile da dire, che la carta del “razzismo” fu immediatamente utilizzata. In quegli anni a Los Angeles scoppiarono rivolte su rivolte, soprattutto per i comportamenti violenti della polizia nei confronti degli afroamericani e il caso Rodney King.
E’ una miniserie che ricostruisce minuziosamente i fatti, il circolo mediatico costruito attorno, ma soprattutto il profilo psicologico dei protagonisti: era questo che il cast stellare voleva trasmettere.
Sarah Paulson (American Horror Story, 12 anni schiavo, Carol) interpreta la procuratrice Marcia Clark “con empatia e nelle sue diverse sfumature” (parole della stessa donna) la quale fu denigrata dai media più per il suo aspetto fisico e per la sua vita privata che per il lavoro compiuto. Era invisa dalla giuria perché appariva schietta e sicura di sé quando stava semplicemente portando avanti la sua tesi cioè che OJ Simpson fosse colpevole e dovesse andare in prigione.
Courtney B. Vance (Law & Order CI , Space Cowboys) interpreta eccelsamente l’inarrestabile John Cochran avvocato di punta del dream team dei difensori di OJ, il quale tenne il caso soprattutto per la questione razziale.
Poi abbiamo Cuba Gooding Jr ( Jerry Maguire, Qualcosa è cambiato, The Butler) nel difficile ruolo di OJ Simpson il quale ha affermato di aver interpretato la parte alternando la convinzione di essere colpevole a quella di innocente, ed il risultato è ottimo.
John Travolta e Robert Schwimmer (Friends, Madagascar) interpretano rispettivamente l’avvocato Robert Shapiro (famoso avvocato delle star) e Robert Kardashian migliore amico di OJ Simpson il quale alla fine abbandonerà l’amico perché convinto fosse colpevole.
L’hanno definito il processo del secolo e questa miniserie potrebbe entrare nella storia ugualmente per la linearità della scrittura, la bravura del cast che riesce a coinvolgere lo spettatore analizzando la psicologia dei personaggi , persone le quali, nella maggioranza, sono ancora vive e vegete ed hanno trascorso quei 9 mesi di processo sotto la lente di ingrandimento dei media, trattati come carne da macello per vendere più copie dei tabloid. L’obiettivo è quello di ricordare che al centro del processo vi è la morte di due persone innocenti, omicidio che passò quasi in secondo piano.
L’esperimento è sicuramente riuscito, 40 minuti di intrigante televisione e buona recitazione. La Paulson e Vance sono incredibili , soprattutto se si tiene conto della notizia che la prima abbia girato contemporaneamente American Crime Story ed American Horror Story Hotel, facendo comprendere appieno il calibro di questa attrice.
Quando vediamo opere televisive come questa ci frulla in testa una domanda venata di amarezza : perché in Italia non riusciamo a girare serie tv di questo livello ?
Arianna De Arcangelis

di Arianna De Arcangelis

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